Risorsa colf e badanti, il convegno a Genova
Di qualificare il lavoro domestico, dell’importanza del welfare e di assicurare lavoro regolare, si sta discutendo ora a Genova all’appuntamento dedicato al lavoro domestico (colf e badanti). Un impiego che assume un valore sociale rilevante ed è il vero polmone occupazionale.
È quanto affermato al confronto, molto partecipato, al quale erano presenti Mauro Munari per la Uiltucs nazionale, Samantha Merlo per la Uiltucs Liguria e Ivana Veronese per la Uil.
Un milione di occupati, in prevalenza stranieri e donne – è stato detto – trovano nel Ccnl di settore un punto di riferimento, e uno strumento di emancipazione”.
Le stime ci dicono che in ragione del mutamento demografico (invecchiamento della popolazione) nei prossimi 5 anni potrebbero essere disponibili oltre 300.000 nuovi posti di lavoro.
Determinante è la qualificazione professionale per chi è assistito e per coloro che possono attraverso la formazione essere più “occupabili” nel mercato del lavoro. Non solo.
La contrattazione collettiva è decisiva per assicurare salario dignitoso, un sistema di welfare (assistenza integrativa) e di bilateralità (formazione permanente) capaci di sostenere l’occupazione del settore.
In un Paese dove la differenza retributiva tra uomini e donne è marcata (16% in meno in media nel settore terziario), dove l’occupazione femminile è bassa rispetto agli altri paesi europei (al Sud lavora 1 donna su 10 entro i 25 anni) il lavoro che facciamo per formare colf e badanti consente loro di avere un lavoro più stabile e meglio retribuito.
Al termine della mattinata sono state infine consegnati i diplomi, a siglare la conclusione della formazione.