Rivedere condizioni retributive vigilanza, confronto non più rinviabile
La Uiltucs, alla luce degli ultimi sviluppi nel settore della vigilanza privata, ritiene indispensabile e non procrastinabile il proseguimento del confronto in sede ministeriale con le controparti, al fine di una rivisitazione generale delle condizioni retributive di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori del settore rispetto a quelle previste nell’Ipotesi di accordo del Ccnl Vigilanza e Servizi Fiduciari dello scorso 30 maggio 2023.
A tale proposito la Uiltucs, a seguito della costituzione in sede ministeriale del “Tavolo Sicurezza Privata“ dello scorso 3 agosto, aveva già espresso con chiarezza tale posizione.
Vogliamo, inoltre, ricordare che la sofferta sottoscrizione dell’ipotesi di accordo del Ccnl, ha avuto per la Uiltucs il solo compito di frenare l’inesorabile scivolamento verso il basso dei salari del settore con un tentativo di ridurre la perdita del potere d’acquisto, causato da 7 anni di mancato rinnovo del Ccnl e dagli effetti negativi di un’alta inflazione.
D’altra parte, per migliorare le condizioni normative ed economiche degli addetti del settore, numerose sono state le iniziative vertenziali prodotte dalla nostra organizzazione in questi anni a supporto del rinnovo del Ccnl, in ultimo la denuncia “per sfruttamento” ex art.603-bis del codice penale lo scorso mese di marzo.
Un’azione che ha sollecitato l’interessamento della magistratura per una verifica delle attività lavorative di primarie aziende del settore caratterizzate da ”assiduo sfruttamento dei dipendenti approfittando del loro stato di bisogno”.
Un processo di controllo giudiziario che ha messo finalmente in evidenza, una prassi consolidata di gestione, volta ad alienare le condizioni normative ed economiche delle lavoratrici e dei lavoratori in molte aziende del settore.
Infatti, nelle ultime settimane, significativa è stata la volontà degli amministratori di controllo giudiziario e di alcune aziende di intervenire, unilateralmente o per accordo collettivo, sulle paghe degli operatori fiduciari, per correre ai ripari verso la conclamata incostituzionalità dei livelli retributivi degli addetti ai sevizi di sicurezza. Tali interventi, di fatto hanno evidenziato una insufficienza economica originaria degli aumenti contrattuali ed il manifestarsi, ad oggi, di una altrettanta condizione sperequativa tra i vari livelli retributivi.
La Uiltucs, alla luce di quanto sopra, sosterrà in tutte le sedi Istituzionali e contrattuali, la necessità di una rivisitazione dell’ipotesi del contratto collettivo nazionale per determinare un’intesa con le associazioni datoriali per un adeguamento significativo delle retribuzioni degli operatori dei servizi ciduciari e di tutte le guardie particolari giurate.
È stato convocato il Tavolo Ministeriale per continuare il confronto avviato il mese di agosto.