Scarpe&Scarpe, le ultime sul piano concordatario
Nella giornata del 22 settembre 2025 si è svolto in modalità da remoto l’incontro tra le organizzazioni sindacali nazionali di Filcams, Fisascat e Uiltucs unitamente alle strutture territoriali e ai rappresentanti sindacali e la società Scarpe&Scarpe Spa in Concordato Preventivo rappresentata dalla Hr della società Jenny Marrone.
Durante l’incontro la società ha aggiornato le organizzazioni sindacali in ordine alla prosecuzione del piano concordatario.
L’azienda ha presentato i dati relativi all’andamento economico progressivo a fine agosto 2025 con i dati sul fatturato, i corner Blu Kids, il tasso di conversione e lo scontrino medio.
Poi ha presentato i numeri relativi agli organici (genere, part time, full time, apprendistato, numeri di punti vendita, lavoro domenicale, tasso di infortunio).
È prevista prossimamente l’apertura di un punto vendita a Ferrara. Per il 2026 è prevista una chiusura in provincia di Alessandria nella quale sono presenti 3 lavoratori a tempo indeterminato che l’azienda si è impegnata a ricollocare nei punti vendita limitrofi e per i quali si è avviato un confronto sul territorio.
Sono inoltre previste altre due aperture in Liguria e in Sardegna, ma ancora non si conoscono i territori di riferimento per i quali bisognerà attendere il mese di marzo 2026.
Sono inoltre previsti interventi di restyling e riposizionamenti in alcuni territori ovvero chiusure e riaperture nello stesso territorio o riduzione delle superfici in linea con il piano di riposizionamento delle superfici attestandosi sui 1200/1500 mq e che, secondo quanto dichiarato dalla società, non comporteranno conseguenze sul mantenimento dei livelli occupazionali.
Per quanto concerne l’organizzazione del lavoro, l’azienda informa di avere avviato una collaborazione con consulenti esterni per una analisi di fattibilità sia per la distribuzione della merce nei magazzini sia per le analisi delle attività e del servizio al cliente.
Per quanto concerne il canale on-line hanno deciso di affidarne la gestione a società esterne prendendo a riferimento solo 50 negozi.
Sulla sicurezza sul lavoro prossimamente si realizzerà un incontro tra il Rspp aziendale Geom. Ponzalis e i Rls al fine di affrontare le criticità presenti.
È stato inoltre confermato il progetto “Scelta D” che si pone come obiettivo quello di contrastare la violenza sulle donne, favorire la loro indipendenza economica anche attraverso l’inserimento lavorativo e sensibilizzare il personale per potere riconoscere situazioni di potenziale pericolo.
Partirà la campagna il “telefono rosa” per realizzare una raccolta fondi a favore delle vittime di violenza.
Il dato sulla presenza dei Rls è ancora piuttosto basso: in totale 12 Rls tra retail, sede e direzione vendite.
Visto il persistere di situazioni di criticità ed in particolare sui carichi di lavoro, sulla gestione unilaterale della programmazione dei turni e del lavoro domenicale e festivo, del lavoro straordinario e supplementare che spesso viene fatto compensare in dispregio a quanto previsto dal Ccnl, sull’introduzione di un sistema incentivante unilaterale chiamato “Challenge” che discrimina i lavoratori non riconoscendo a tutti l’impegno profuso in questi anni difficili e complessi che sta contribuendo al superamento del momento di crisi, sulle problematiche riguardanti la salute e la sicurezza sul lavoro, le organizzazioni sindacali hanno ribadito con forza la necessità e l’opportunità di avviare un confronto per raggiungere intese che possano affrontare e trovare soluzioni concrete alle criticità che ormai da qualche anno vengono segnalate.
Si è inoltre ribadita la necessità di rafforzare le relazioni sindacali a livello territoriale e di negozio dando anche il giusto spazio al confronto nel punto vendita riconoscendo il ruolo delle Rsa quale punto di riferimento sindacale a quel livello, definendo un modello di relazioni improntato sulla condivisione e sulla partecipazione.
Su quest’ultimo aspetto ed in particolare sul tema dell’organizzazione e della sicurezza, temi molto importanti perché stanno impattando direttamente sulla vita delle lavoratrici e dei lavoratori, si è chiesto di avviare un confronto serio per addivenire ad un accordo aziendale nel quale si possa definire un impianto che dia risposte concrete e che garantisca condizioni di omogeneità e regole certe.
Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UILTuCS hanno ribadito che le relazioni sindacali non possono limitarsi agli incontri sul diritto di informazione perché la ricerca di soluzioni alle varie criticità rappresentate non possono più attendere i tempi dell’azienda.
La rappresentante aziendale si è riservata di realizzare un passaggio con i vertici aziendali per verificare la posizione aziendale su tale richiesta. Le parti si sono comunque riaggiornate al prossimo 7 novembre alle ore 10.30.