Securpol, sindacati preoccupati per la situazione aziendale
Si è tenuto il 17 gennaio 2018, al Ministero dello Sviluppo Economico, l’incontro con Securpol Group in amministrazione straordinaria.
Il Commissario dr. Soncini ha illustrato la situazione in cui versa l’azienda: il fatturato è drammaticamente diminuito di circa il 60%, in conseguenza delle disdette dei contratti pervenute da aziende private ed enti pubblici a seguito dei provvedimenti giudiziari in cui è incorsa la proprietà.
Il fenomeno si è aggravato anche per il mancato rilascio del DURC che ha impedito, almeno fino all’ammissione all’amministrazione straordinaria, la prosecuzione di alcuni servizi e/o l’acquisizione di nuovi.
L’organico si è praticamente dimezzato (ad oggi circa 750 addetti, di cui 650 con funzione operativa), a causa dell’elevato numero di dimissioni e per il trasferimento di molti servizi ad altre aziende del settore.
L’insieme delle due problematiche origina gravissime difficoltà nella prosecuzione dell’attività aziendale, condizione indispensabile per poter accedere al programma di cessione che sarà presentato al MISE entro la fine di marzo.
In particolare, sono confermati i problemi di liquidità che non consentono il regolare pagamento delle retribuzioni; l’udienza per l’ammissione allo stato passivo è stata posticipata al 9 maggio e, pertanto, è possibile avanzare istanza di ammissione nelle prossime settimane (ancorché gli uffici amministrativi aziendali riescano a fornire la documentazione utile).
Per quanto attiene l’immediato futuro, il Commissario ha avanzato la proposta di avviare un confronto nell’ambito di una procedura di licenziamento collettivo finalizzata al ricorso agli ammortizzatori sociali per gestire un esubero stimato in 100 unità operative; inoltre, ha confermato la volontà di superare l’accordo inerente il “nuovo modello organizzativo”.
Ha accennato anche alla necessità di trasferimenti tra sedi operative al fine di riequilibrare gli organici in funzione dei servizi rimasti.
I sindacati di categoria, prendendo atto del quadro prospettato e dichiarando la disponibilità al confronto, hanno espresso forte preoccupazione per la situazione e per le prospettive, nella consapevolezza che la ricerca di acquirente avviene in un contesto di difficoltà per diverse aziende del settore.
Si è inoltre sottolineato che il fenomeno di “passaggio” di moltissimi clienti – anche a natura pubblica – verso altre aziende è avvenuto in modo poco trasparente, configurando una forte riduzione del valore patrimoniale di Securpol Group che inciderà sulla possibilità di vendita.
Su tali operazioni, malgrado la sollecitazione sindacale operata sin dai giorni successivi ai provvedimenti giudiziali, sarebbe stata necessaria un’attività di vigilanza ad opera del Ministero degli Interni e dei Commissari precedentemente incaricati.
A tal proposito, il Commissario Straordinario ha informato che sono già state intraprese iniziative a carattere legale. Quanto agli strumenti per la gestione della crisi, il ricorso agli ammortizzatori sociali e ad altre soluzioni potrà avvenire esclusivamente nell’ambito di quanto previsto dalla legge e dal CCNL nonché ai livelli deputati: occorre, infatti, porre fine ai metodi gestionali della precedente proprietà e dei suoi collaboratori che hanno spesso fatto ricorso al rapporto diretto con i lavoratori per precostituire condizioni il cui esito si è rivelato disastroso.
In questo senso, l’annullamento delle pattuizioni individuali sull’orario di lavoro diventa una priorità. A conclusione dell’incontro, i sindacati restano in attesa di successiva comunicazione aziendale per l’avvio del negoziato.