Sephora, diritti di informazione: costruire sane relazioni sindacali
Si è svolto il 20 marzo 2024 l’incontro con la società Sephora SpA, rappresentata da Cecilia Molinari, a seguito della richiesta delle organizzazioni sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs sui diritti di informazione così come previsto dal Ccnl applicato.
La società ha aperto l’incontro dichiarando il valore delle vendite dell’anno 2023 e che ha condotto un questionario ai propri addetti sull’andamento dei processi aziendali che risulta positivo.
Ai 128 punti vendita già presenti su tutto il territorio nazionale, si sono aggiunte le aperture di ulteriori 3 store nelle città di Olbia, Torino e Firenze.
La suddetta ha voluto informare le organizzazioni sindacali che all’interno dei negozi, oltre al piano aziendale incentivante mensile vincolato ad obiettivi di vendite e alle giornate di presenza delle/i lavoratrici/ori nel 2024, si attuerà un progetto a sostegno della genitorialità con l’integrazione da parte dell’azienda fino al raggiungimento del 100% della retribuzione nei primi due mesi di congedo parentale.
Filcams e Fisascat e Uiltucs hanno reiterato la richiesta di avviare un percorso di condivisione nel quale affrontare temi quali la premialità e defiscalizzazione, ferie solidali, supporto alla genitorialità, salute e sicurezza e questioni sulla tutela di genere, tema sempre più necessario, ma la società ha risposto di non essere interessata a sottoscrivere un accordo sindacale.
Sul tema salute e sicurezza l’azienda ha fornito solo ed esclusivamente il numero ad oggi presente degli Rls declinando sulle modalità adottate per l’elezione degli stessi.
Filcams, Fisascat e Uiltucs perplesse dell’atteggiamento aziendale che, pur dichiarando di rimanere disponibile all’ascolto e al dialogo, palesa chiara la volontà di mantenere le distanze e rispondere solo ed esclusivamente per esaudire la norma contrattuale che sancisce i periodici incontri sui diritti di informazione.
Al termine dell’incontro Filcams e Fisascat e Uiltucs, hanno richiesto l’invio dei dati sulla situazione economica rappresentata e la possibilità di calendarizzare un prossimo incontro, previo invio da parte delle organizzazioni sindacali di un elenco di argomenti da discutere affermando che sarà loro premura valutare se siano meritevoli di attenzione.
Con l’auspicio che tale distanza potrà nel tempo colmarsi, riscontriamo ad oggi una contraddizione sostanziale tra la dichiarata volontà aziendale al dialogo e all’ascolto e un dialogo costruttivo e partecipativo atto a costruire delle sane relazioni sindacali per una reciproca considerazione nei rispettivi obblighi e doveri e per prevenire e risolvere eventuali conflitti, come previsto dal Ccnl.