Servizi museali, tavolo tecnico ministeriale sulla riorganizzazione
Come da calendario stabilito con il Ministero della cultura, il 9 gennaio si è tenuto il previsto incontro del tavolo tecnico, che ha avuto come tema principale la riorganizzazione dei servizi museali.
Al riguardo, il Ministero ha reso noto che, seppur il progetto di riforma non è ancora definito, per la stesura dello stesso sono stati considerati tutti gli aspetti di criticità sollevati dalle organizzazioni sindacali, nonché le proposte avanzate dalle stesse in sede di tavolo tecnico, al fine di superare le difficoltà attualmente presenti con la riforma stessa.
In particolare, anche per attenzionare meglio i servizi museali esternalizzati, è stata prevista la definizione di un nuovo organismo, l’Istituto Autonomo per la Valorizzazione Economica dei Luoghi della Cultura, con particolare riguardo agli istituti autonomi, che verranno ulteriormente incrementati.
I 510 musei presenti su tutto il territorio nazionale, infatti, a breve diventeranno tutti quanti istituti autonomi.
Gi istituti autonomi minori, che hanno inferiore capacità economico-finanziaria, saranno raggruppati nelle rispettive direzioni regionali.
Per quanto riguarda, invece, i servizi museali erogati attraverso la partecipata del Ministero, Ales, questa verrà ulteriormente strutturata, garantendo la copertura finanziaria anche per gli anni futuri.
Il Ministero della Cultura ha assicurato che vi sarà un aumento dei servizi, sia per migliorare l’offerta e sviluppare ulteriormente il settore, che per garantire i livelli occupazionali, attraverso Ales ma anche con le concessioni ad aziende esterne, piuttosto che con la sperimentazione di gestioni che vedono la copresenza di pubblico e privato insieme.
Non appena il progetto sarà completato, il tavolo tecnico verrà convocato per esaminare nel dettaglio detta riforma.
Rispetto a tali anticipazioni, le organizzazioni sindacali hanno richiesto una maggiore attenzione rispetto alla trasformazione di tutti i musei in istituti autonomi, in considerazione delle difficoltà vissute anche nello scorso mese di dicembre, a seguito della rivisitazione, ad esempio, di alcune delle commesse assegnate ad Ales, che hanno visto sì la salvaguardia dei livelli occupazionali, nonostante la riduzione dei servizi, ma con soluzioni che hanno comunque creato, in alcuni casi, disagi per le lavoratrici e i lavoratori coinvolti.
Inoltre, in tema di riorganizzazione, le organizzazioni sindacali hanno anche richiamato l’attenzione sui bandi di gara, proprio per evitare quanto accaduto per i recenti cambi appalto, non solo in merito al pieno rispetto della clausola di sociale, ma provando anche a dare un orientamento preciso in merito al Ccnl da applicare, per superare la situazione attuale che vede la presenza di più Ccnl, con differenti trattamenti economici e normativi a parità di mansione svolta.
Rispetto a tale richiesta, il Ministero ha fatto presente che, a seguito di quanto discusso nei precedenti incontri del tavolo tecnico, è stato previsto per i prossimi bandi non solo un’applicazione più stringente della clausola sociale, ma anche l’introduzione dell’indicazione del Ccnl Federculture quale contratto nazionale da applicare.
Inoltre, su richiesta delle organizzazioni sindacali, è stata posta l’attenzione anche sulle problematiche contingenti.
Nello specifico, per quanto riguarda i restanti siti della concessione ex Soprintendenza Archeologica di Roma, si è appreso che sono state avviate le procedure per la nuova assegnazione dei servizi attualmente svolti, per i quali sarà data tempestiva informativa al tavolo tecnico non appena individuata la modalità di assegnazione.
In merito alle criticità segnalate per Ales, il Ministero svolgerà degli approfondimenti, il cui esito sarà oggetto di una prossima convocazione del tavolo tecnico.
Per quanto riguarda le criticità sollevate per i bandi di gara pubblicati per Pompei, Ercolano e Museo Archeologico di Napoli, in cui i requisiti introdotti in merito alle competenze linguistiche di fatto annullano la clausola sociale, il Ministero interverrà per il superamento delle stesse ribadendo la propria disponibilità a realizzare gli incontri di cambio appalto in sede ministeriale.
In considerazione dei tempi necessari per il completamento del progetto di riforma dei luoghi della cultura, nonché per gli approfondimenti richiesti, il tavolo tecnico sarà nuovamente convocato non appena il Ministero avrà completato tali iter.
Le parti, comunque, hanno concordato che, nelle more del prossimo incontro, nel caso dovessero intervenire ulteriori problematiche urgenti, il tavolo tecnico sarà tempestivamente convocato per la gestione delle stesse.