Shernon-Mercatone Uno prospetta nuovi modelli commerciali, ma l’informazione non basta
Il 22 febbraio 2019 si è tenuto l’incontro con la società Shernon, per una disamina della situazione e la verifica dello stato di avanzamento del piano sottoscritto a seguito della cessione dell’azienda Mercatone Uno.
I rappresentanti aziendali hanno fatto presente che, a distanza di sei mesi dalle due diligence, si sono registrate notevoli criticità tanto che si è resa necessaria una ricapitalizzazione della società pari a 20 milioni di euro che è stata sottoscritta il 20 febbraio 2019 e che sarà discussa in un’assemblea straordinaria il 19 marzo 2019.
La società intende porre in essere un nuovo modello commerciale, con nuove referenze merceologiche e riduzione dello stock di magazzino; sostituzione di alcuni fornitori. Il completamento dell’operazione non avverrà prima di 30/40 giorni. A tale scopo, sono in atto anche degli interventi sul settore informatico.
Per quanto attiene le ristrutturazioni immobiliari, sono in corso delle verifiche tecniche che dovrebbero terminare nell’arco dei prossimi due mesi, atte a definire le azioni da porre in essere.
La società ha inoltre evidenziato che, nel raffronto dello stesso lasso temporale (fine anno 2017 e 2018), il costo del lavoro è aumentato; ha giustificato il ricorso alla somministrazione quale intervento organizzativo temporaneo atto a fronteggiare le numerose rinunce alla proposta assuntiva (106 unità).
Le organizzazioni sindacali, alla luce delle criticità evidenziate nel corso dei primi sei mesi e l’insufficiente chiarezza delle comunicazioni odierne, ritenendo il fattore tempo una variabile importante in detta fase, hanno richiesto un supplemento di informazione circa le strategie finanziarie e commerciali. Il prossimo incontro si terrà il 5 aprile a Bologna.
Nel suddetto incontro verrà affrontato anche il tema del secondo modulo formativo avente ad oggetto il visual e che vedrà coinvolte circa 50 unità. Per quanto attiene il primo modulo formativo, i sindacati hanno puntualizzato che la liberatoria richiesta dall’azienda all’inizio del mese è da considerarsi nulla e che andrà riproposta alle maestranze senza alcuna formula sanzionatoria/vessatoria.
Infine, Filcams, Fisascat e UILTuCS hanno evidenziato la problematica relativa al pagamento del Tfr ante 2006 da parte del Fondo di garanzia e ai diversi orientamenti delle sedi Inps territoriali: l’avvocato Salonia ha comunicato che la prossima settimana l’Inps nazionale avrà il parere dell’Avvocatura sull’argomento. Sull’esito verrà data tempestiva informazione alle organizzazioni sindacali.