Terziario, l’impegno della Uiltucs contro la precarietà e per i diritti
Si è tenuta oggi, 17 giugno, la tavola rotonda per la presentazione della ricerca di Adapt su “Tutele del lavoro, retribuzioni e dumping contrattuale – Il caso del terziario di mercato”.
Paolo Andreani, segretario generale della Uiltucs, è intervenuto centrando il punto, partendo dalla ricerca Adapt sul lavoro nel terziario e mettendo subito le cose in chiaro: la diffusione del lavoro povero è sostenuta dal sindacato grigio. “Un sindacato talmente grigio – ha detto Andreani – da sembrare intrappolato in un compromesso con il potere imprenditoriale. Una zona grigia che – ha aggiunto– va giudicata, perché rappresenta un pericolo reale per le lavoratrici e i lavoratori”.
E proprio per favorire un intervento politico, la Uiltucs evidenzia come, “a parità di mansione, la retribuzione riconosciuta alle lavoratrici e ai lavoratori cui si applicano i contratti pirata non sia equa e si arrivano a 7mila euro annui in meno rispetto a quella prevista per i 3 milioni di addetti coperti dal contratto sottoscritto da Uiltucs, Filcams e Fisascat con Confcommercio e le altre associazioni rappresentative.
Una disparità che – sottolinea ancora Andreani – vìola l’articolo 36 della Costituzione, in riferimento al principio di proporzionalità rispetto alla qualità e quantità del lavoro”. E su questa base, aggiunge, “siamo pronti a chiedere l’intervento della magistratura: dobbiamo intervenire”.
Al tavolo, insieme ad Andreani, anche i segretari nazionali e generali di Filcams e Fisascat, il direttore Politiche del Lavoro di Confcommercio Lazzarelli e in collegamento il presidente di Adapt Seghezzi.
Andreani poi nelle conclusioni ha illustrato le soluzioni proposte dalla Uiltucs per incidere a livello contrattuale per abbattere il dilagante lavoro povero.
Scopri qui le proposte