Trattativa Federdistribuzione: il contratto non può essere rinnovato a costo zero
A seguito dell’incontro tra le segreterie nazionali di UILTuCS, Filcams e Fisascat e Federdistribuzione per la stipula di un CCNL del Commercio, al fine di fornire un aggiornamento chiaro dello stato della trattativa e delle reciproche posizioni, la segreteria nazionale della UILTuCS ha ritenuto opportuno predisporre un volantino da diffondere nelle aziende aderenti a Federdistribuzione e tra i lavoratori.
La controparte, infatti, ha finalmente evidenziato le condizioni indispensabili, che di seguito vi riportiamo, per pervenire alla conclusione della vertenza con la stipula del contratto:
1. necessità di recuperare produttività, rimettendo in discussione la quantità di lavoro delle persone attraverso un aumento dell’orario di lavoro e la distribuzione dello stesso su sette giorni (compresa la domenica);
2. necessità di definire nel CCNL modalità di impiego flessibile delle lavoratrici e dei lavoratori mediante una procedura gestita unilateralmente dalle imprese;
3. riduzione del costo del lavoro mediante la rinegoziazione di tutti gli automatismi previsti dall’attuale CCNL (scatti di anzianità, passaggio automatico dal V al IV livello, superamento dell’accezione di mansione prevalente ai fini del corretto inquadramento);
4. riduzione delle 18 ore minime di lavoro settimanale previste, oggi, per il part time.
Solo dopo aver ridefinito in peggio le norme, come sopra citate, la controparte si è detta disponibile ad avanzare una proposta di aumento economico della paga tabellare.
La UILTuCS si augura, allo stato, di aver compreso in modo errato quanto è stato detto. E’ tuttavia un bene che il negoziato si svolga nella massima chiarezza e precisiamo la nostra indisponibilità a rinnovare contratti che peggiorino strutturalmente e per sempre le condizioni economico salariali e di quantità di orario di lavoro delle persone impiegate nelle aziende.