Trony, mobilità a sorpresa. Via all’agitazione
Il 13 aprile 2017 si è svolto l’incontro con DPS/FRC Trony. All’ordine del giorno ci sarebbe dovuta essere la presentazione del piano industriale al fine di avere delle informazioni precise sui motivi che hanno spinto l’impresa a sospendere il contratto di solidarietà, ad annunciare la chiusura di altre unità produttive e di procedere ad una riduzione strutturale dell’organico.
L’impresa ha invece dichiarato l’apertura di una procedura di mobilità senza presentare alcun piano di riorganizzazione concreto. Un comportamento ritenuto dalle organizzazioni sindacali assolutamente inaccettabile.
Al contempo è stato dichiarato che un referente dell’impresa interrogherà individualmente i lavoratori al fine di raccogliere disponibilità alla riduzione dell’orario per assorbire gli esuberi.
Filcams, Fisascat e Uiltucs diffidano l’impresa dal procedere in tale direzione in quanto eventuali misure alternative al licenziamento, contenute nella procedura di mobilità, dovranno essere trattate collettivamente nei tempi previsti da legge e non individualmente con i lavoratori.
Il perseverare da parte dell’impresa in questa direzione potrebbe essere oggetto di denuncia per condotta antisindacale.
Le organizzazioni sindacali dichiarano che nel prossimo incontro previsto il 5 maggio 2017 alle ore 11 a Bologna, dovranno essere chiariti i seguenti argomenti:
– Informativa dettagliata sul conto economico e sullo stato patrimoniale dell’impresa;
– Piano industriale con adeguati riferimenti alle politiche commerciali e alle prospettive della rete vendita;
– Eventuali investimenti sul canale Online;
– Prospettive dei negozi che fanno capo ad FRC;
– Quantificazione in equivalenti full time dell’organico in forza e degli esuberi dichiarati;
– Dettaglio della riduzione oraria in solidarietà usata nei punti vendita.
Solo dopo aver ricevuto tali informazioni sarà possibile iniziare un confronto.
Considerate le criticità emerse e l’incertezza occupazionale dichiarata dall’impresa Filcams, Fisascat e Uiltucs dichiarano lo stato di agitazione e si riservano di mettere in campo tutte le azioni utili a difesa dell’occupazione e della dignità delle lavoratrici e dei lavoratori.