Turismo, Santanchè: “Sciopero? Flop”. Andreani: “Non rappresenta i lavoratori”
Non si fa attendere la replica del segretario generale della Uiltucs Paolo Andreani alla boutade della ministra del Turismo Daniela Santanchè, che ha previsto un flop per lo sciopero, per il turismo, il 22 dicembre.
“La ministra – affonda Andreani – pare con le sue dichiarazioni rappresentare l’impresa più che il lavoro nel suo valore costituzionale”.
Infatti Santanchè aveva affermato che mancasse “il buonsenso nell’indire questi scioperi in date come quella di domani, a pochi giorni dal Natale”.
La ministra del Turismo, a chi le chiede dello sciopero proclamato da Filcams, Fisascat e Uiltucs per venerdì 22 dicembre contro lo stallo della trattativa per il rinnovo dei contratti rincara la dose: “Vedremo poi domani in quanti aderiranno, secondo me l’adesione sarà pressoché nulla perché i ristoratori, albergatori e commercianti i conti in tasca se li fanno. Non sono per niente preoccupata – chiosa la ministra – per me sarà una partecipazione irrisoria”.
Ma il sindacato, che ha il polso della partecipazione dei lavoratori e delle lavoratrici che rappresenta, è di ben altro avviso.
E i motivi per scioperare sono molti. Anche, e soprattutto, nel turismo dove – precisa Andreani – si parla di industria turistica, ma l’industria turistica non esiste. C’è solo tanto lavoro povero e sottopagato”.
“Nel turismo – spiega, infine il segretario Uiltucs – 6 lavoratori su 10 su dieci guadagnano meno di 11.000 euro lordi annui. I salari nel 2022 hanno perso una mensilità sul potere d’acquisto per l’inflazione. Anche solo questo sarebbe un ottimo motivo per scioperare e i lavoratori sono stanchi e lo sanno bene. Ci vedremo domani in piazza”.