Uber Eats, punti chiave e modifiche: le proposte per i rider
Confronto proficuo con UILTuCS e Rider x i diritti Milano: al vaglio protocollo anti Covid-19
Dal supporto ai rider da estendere oltre al periodo di consegna all’integrazione dell’app, fino alla gestione dei percorsi di consegna, passando per i feedback negativi per le consegne al piano.
Molti i punti discussi ieri, giovedì 3 settembre, durante l’incontro tra la UILTuCS nazionale, la rappresentanza milanese della rete nazionale Rider x i diritti e Gabriele De Giorgi, responsabile delle politiche pubbliche di Uber Eats.
Sono apparsi prioritari, per il supporto ai rider, l’integrazione o la valorizzazione di altri strumenti (e-mail, chat, eccetera), così come il miglioramento del supporto ai fattorini per problemi sulle modifiche dei percorsi di consegna.
Inoltre, è necessaria, come hanno sottolineato la UILTuCS e Rider x i diritti, la verifica della distribuzione dei dispositivi di protezione individuale ai fattorini e un sensibile miglioramento delle comunicazioni a rider e clienti sulle norme anti-Covid. Un problema particolarmente sentito a Milano, spiegano, data anche la disposizione del Comune del capoluogo lombardo che vieta l’ingresso nel domicilio del cliente per le consegne.
“A tal proposito, durante l’incontro – fanno sapere UILTuCS e Rider x i diritti – si è discusso l’ipotesi di un protocollo di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento del nuovo Coronavirus negli ambienti di lavoro dei fattorini”.
Altri dettagli non da poco riguardano i pagamenti. Secondo i sindacati, in fattura, sia la rivalsa Inps del 4% che la marca da bollo dovrebbero essere a carico della piattaforma.
Un ulteriore nodo riguarda l’ordine doppio dallo stesso ristorante: è necessario rivedere il rapporto tra i pagamenti delle consegne e i chilometri percorsi dal fattorino.
“L’incontro – commentano UILTuCS e Rider x i diritti – si è svolto nella piena trasparenza e apertura reciproca discutendo dei problemi legati al lavoro quotidiano dei fattorini di Uber Eats. Ci aspettiamo comunque risposte concrete nelle prossime settimane sui punti discussi durante la riunione, data la piena disponibilità al dialogo da parte aziendale”.
“La volontà di Uber Eats – concludono – di aprire la discussione su un protocollo di intesa sulle misure anti-Covid19 è un fatto positivo che dovrà essere fatto all’insegna di una rappresentanza sindacale unitaria. Ci auguriamo sia un primo passo in avanti per discutere anche di diritti e tutele per i fattorini”.