Unicoop Tirreno, trattativa avviata
Unicoop Tirreno, con 4400 dipendenti in 168 punti vendita (iper e supermercati) tra Toscana Umbria, Lazio e Campania, dopo aver presentato un piano industriale con 600 esuberi, il ridimensionamento della sede amministrativa di Vignale in Piombino, la chiusura di 13 punti vendita e la cessione di altri 8, deve confrontarsi con le organizzazioni sindacali che hanno proclamato 8 ore di sciopero in data da definire.
“La Uiltucs vuole realizzare un patto per la gestione della crisi, lo sviluppo e la valorizzazione del lavoro e chiede che gli amministratori e i dirigenti della cooperativa che hanno determinato “la grave situazione aziendale” lascino ogni incarico di responsabilità.” Queste le dichiarazioni di Paolo Andreani della Segreteria Nazionale della Uiltucs.
La Uil pone condizioni chiare per negoziare un accordo: la riduzione del numero degli esuberi, l’utilizzo del contratto di solidarietà per 36 mesi e un accordo su mobilità su base volontaria (non opposizione al licenziamento) e assegno di buonuscita. Un protocollo per eventuali cessioni per salvaguardare tutele e salari dei lavoratori e la rinegoziazione del Contratto Aziendale e non il recesso, come annunciato dalla Cooperativa.
Piano di sviluppo e formazione continua per la riqualificazione del personale e più sicurezza e salute nei luoghi di lavoro.
La trattativa è stata aggiornata al 14 e 16 febbraio 2017.