Unieuro, focus sull’Opas di Fnac Darty
Filcams, Fisascat e Uiltucs hanno incontrato il 17 gennaio 2025 Unieuro spa, rappresentata dalla direttrice generale Bruna Olivieri e da Paolo Botticelli, direttore delle risorse umane.
L’incontro aveva all’ordine del giorno le conseguenze dell’Opas finalizzata negli scorsi mesi da Fnac Darty che ha di fatto condotto all’acquisizione di Unieuro da parte del gruppo multinazionale francese, uno dei due principali attivi in Europa nel mercato dell’elettronica di consumo.
Nelle settimane successive alla conclusione dell’Opas, si sono svolte le prime interlocuzioni tra la dirigenza di Unieuro e quella di Fnac Darty, dalle quali è emersa anzitutto l’intenzione di mantenere i livelli occupazionali attuali e di dare continuità sia alle sedi di Forlì e Milano, sia alla rete vendite degli oltre 500 punti vendita inclusi affiliati, franchising e affitti/affidamenti di rami d’azienda (come nel caso di Finiper).
Registriamo quindi una prima, importante, rassicurazione sulla tutela dell’occupazione e dei perimetri commerciali.
Allo stesso modo, la rete manterrà l’insegna Unieuro e dovrebbe essere garantita una certa continuità e “autonomia” di gestione in termini progettuali. A fine gennaio, dovrebbe essere varata la nuova governance aziendale con la nomina del nuovo Cda e di un Country manager che dovrebbe essere italiano.
È stato presentato anche un sommario di alcuni punti caratteristici di Fnac Darty, e dei punti di sinergia con Unieuro. Il gruppo è presente in Francia, Spagna, Portogallo, Svizzera e Belgio.
In tutte le aree di presenza il Gruppo è leader o secondo nelle quote di mercato ma Unieuro assumerà nella compagine una quota relativa molto significativa in termini di ricavi, attorno al 25%: il mercato italiano diventerà il secondo più rilevante per il Gruppo dopo la Francia.
Consistente la penetrazione dell’on-line e registra anche una significativa quota di franchising e C&C. A livello di format dei punti vendita non ci sono particolari differenze rispetto all’insegna Darty, la più simile a Unieuro, mentre Fnac presenta superfici più ampie anche per il diverso assortimento, orientato anche ai prodotti culturali.
Con il de-listing di Unieuro dal mercato italiano è di fatto iniziata la fase di integrazione dei due soggetti, che sarà articolata in due fasi nel corso del 2025.
I primi filoni di intervento riguarderanno le politiche sugli acquisti, il prodotto a marchio e l’integrazione graduale dell’offerta di servizi (Fnac ha un modello basato su abbonamento) in un’ottica anche di scambio reciproco di pratiche. Da questo punto di vista verrà valorizzato il progetto legato all’acquisizione di Covercare.
Qualche cenno sommario è stato dato anche circa l’andamento economico parziale di Unieuro nell’anno fiscale in corso, che ha registrato segni di ripresa nonostante la tensione legata all’OPAS in corso.
Da questo punto di vista però si è rinviato ad un successivo incontro di informativa ad anno fiscale concluso.
Le organizzazioni sindacali hanno evidenziato come la fase di acquisizione abbia prodotto molta incertezza tra lavoratrici e lavoratori, anche per le possibili conseguenze che l’ingresso in un gruppo multinazionale può avere sull’organizzazione aziendale e del lavoro.
La società ha confermato che non sono previsti interventi sugli accordi e la contrattazione in essere, né sull’organizzazione del lavoro. Nel registrare positivamente le rassicurazioni emerse, è evidente la necessità di continuare a monitorare il processo di integrazione.
Filcams, Fisascat e Uiltucs hanno chiesto quindi di mantenere un livello costante di informazione e confronto, prevedendo a tal fine incontri periodici. Allo stesso tempo, hanno segnalato la lacuna che permane nella contrattazione di secondo livello auspicando di poter riavviare il confronto anche su un premio di risultato.
Pur comprendendo la delicata fase di transizione, inoltre, hanno evidenziato la necessità di rafforzare le relazioni di livello territoriale e di store al fine di poter affrontare e, auspicabilmente, portare a soluzione le problematiche ancora irrisolte.
La società ha manifestato disponibilità a proseguire con aggiornamenti periodici, a partire indicativamente dal prossimo mese di marzo.