Valtur, condizioni di lavoro: i sindacati proclamano lo stato di agitazione
Nella giornata di lunedì 24 luglio 2017 le segreterie nazionali hanno incontrato a Roma la direzione di VALTUR, per completare la discussione sul documento sindacale di rilancio delle relazioni sindacali e di regolamentazione delle condizioni di lavoro già avviata a Milano il 20 luglio.
Il documento di parte sindacale, alla luce delle gravissime difficoltà che si erano presentate nei villaggi all’avvio della stagione in relazione alla presenza di aziende appaltatrici e subappaltatrici, all’applicazione del contratto nazionale del Turismo e all’esercizio del diritto di precedenza degli stagionali, proponeva a VALTUR le seguenti priorità:
- la definizione di uno strutturato sistema di relazioni sindacali, articolato a livello nazionale e a livello territoriale, in particolare finalizzato a ad affrontare preventivamente le problematiche relative a riorganizzazione, esternalizzazione, appalti e procedure di affidamento degli stessi, terziarizzazioni, composizione degli organici e gestione del personale;
- l’applicazione del CCNL del Turismo a tutte le persone occupate nel perimetro delle strutture gestite da VALTUR (come peraltro stabilito dall’accordo a suo tempo sottoscritto al Ministero dello sviluppo economico) e la certezza e l’esigibilità del diritto di precedenza in capo alle lavoratrici e ai lavoratori stagionali.
Rispetto a queste tematiche la risposta di VALTUR è stata del tutto insoddisfacente, nonostante già da dal mese di aprile le segreterie nazionali avessero posto all’impresa la necessità di regolamentare queste tematiche per evitare i gravi disagi poi vissuti dai lavoratori.
In particolare l’azienda si è dichiarata indisponibile a convergere sulle richieste sindacali su due punti precisi, che rappresentavano il “cuore” delle nostre richieste:
- la salvaguardia della continuità occupazionale delle persone già occupate nelle strutture VALTUR, attraverso il riconoscimento e l’esigibilità del diritto di precedenza dei tempi determinati, anche nei confronti dei terzisti in appalto o subappalto e in caso di cambio di appalto;
- lo sviluppo di un sistema di relazioni sindacali a livello territoriale che avesse al centro il monitoraggio dell’applicazione del diritto di prelazione degli stagionali e un confronto, preventivo all’avvio della stagione, in cui discutere la programmazione dell’attività dei villaggi coinvolgendo anche i terzisti.
È chiaro che non accettando queste richieste l’azienda si è rifiutata di dare risposte alle più importanti esigenze rappresentate dal sindacato a tutela dei lavoratori VALTUR.
In ultima analisi, dopo mesi di confronto, VALTUR si è rifiutata di dare un segno di discontinuità rispetto al recente passato. Le generiche disponibilità dell’impresa ad un cambio di passo da realizzare assieme puntando su regole e qualità del lavoro erano dunque infondate.
Alla luce di tutto quanto sopra le segreterie nazionali di FILCAMS FISASCAT e UILTuCS proclamano lo stato di agitazione, dando mandato alle strutture territoriali di gestire una giornata di sciopero, valutando il momento di massima efficacia dell’azione di lotta.
I sindacati inoltre richiederanno la riapertura di un confronto con il Ministero dello Sviluppo Economico, finalizzato ad illustrare le situazioni di grave difficoltà riscontrate in VALTUR e a sollecitare la conferma di un quadro di regole a tutela dell’occupazione e della qualità del lavoro in una delle realtà più conosciute nell’ambito del settore turistico.