Vertenza Carrefour: rivedere i trattamenti economici
Il 27 gennaio si è svolto l’incontro con il Gruppo Carrefour, avente lo scopo di verificare un possibile nuovo approccio aziendale alla vertenza.
Nell’incontro dello scorso 21 gennaio, la Uiltucs aveva manifestato l’aspettativa di giungere a un rinnovo del contratto che potesse salvaguardare le condizioni di stabilità occupazionali e retributive delle lavoratrici e dei lavoratori attraverso una soluzione negoziale “semplificata” di breve durata con relativa ultravigenza.
Una modalità “solidaristica “ e nazionale da realizzarsi con la sospensione temporanea e parziale di uno o più istituti contrattuali. In sintesi e in attesa di fornire una valutazione compiuta sulle possibili ricadute, ecco i contenuti delle proposte avanzate dalla Multinazionale nel corso dell’incontro.
Carrefour ha manifestato la preferenza verso una soluzione che possa estendere la “clausola sospensiva” prevista dal CIA in essere ad altri punti vendita. Il parametro “di crisi”, utile a far scattare la sospensione temporanea di alcuni trattamenti retributivi, sarebbe un ipotesi di EBIT negativo. Nel caso degli Ipermercati in presenza di un EBIT negativo per due anni consecutivi per un valore superiore ai 750.000 euro si conclamerebbe la sospensione di più istituti contrattuali per 31 unità produttive (50% del totale).
Nel caso dei Supermercati (Market) e della Prossimità (Express) il valore dell’EBIT negativo pari o superiore a 100.000 euro determinerebbe il coinvolgimento rispettivamente di 90 punti vendita su 237 e di 23 su 189. Quindi, per ciò che concerne i Cash & Carry, le unità produttive coinvolte risulterebbero 3 su 8.
I trattamenti economici in discussione di possibile temporanea sospensione, su impostazione aziendale, sono il premio fisso aziendale, il gettone domenicale e le maggiorazioni orarie del lavoro festivo e domenicale natalizio.
Questi dati dimostrano come si sia in presenza di una impostazione molto penalizzante, da valutare alla luce della documentazione che deve essere fornita dall’azienda ai sindacati, anche per comprendere l’impatto territoriale della proposta.
Le parti hanno concordato di aggiornare il confronto ai giorni 24 e 26 febbraio a Bologna. Filcams, Fisascat e Uiltucs hanno convenuto di realizzare un coordinamento unitario delle strutture e dei delegati nella giornata del prossimo 19 febbraio.