Vertenza Conad-Auchan, manca assunzione di responsabilità: sciopero
Il 9 dicembre, le organizzazioni sindacali Fisascat-Cisl, Filcams-Cgil e Uiltucs hanno incontrato i rappresentanti di Margherita Distribuzione spa per proseguire il confronto in ordine alla situazione aziendale.
Più specificamente, nel corso dell’incontro ci sono state rassegnate informazioni in ordine al recente pronunciamento dell’Antitrust che, come si ricorderà, con proprio provvedimento (n 27983) pubblicato sul Bollettino n. 48 del 18 novembre 2019 della stessa Autority, ha evidenziato in ben 147 mercati di riferimento il rischio di una concentrazione commerciale derivante dall’acquisizione del Gruppo Auchan da parte di Bdc Italia SpA (controllata al 51% da Conad).
In argomento, i nostri interlocutori di parte aziendale hanno argomentato che, dalla pubblicazione del provvedimento in parola, sono intercorsi già due incontri tra i rappresentanti di Margherita Distribuzione spa e la stessa Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, nei quali il management di Bdc Italia spa avrebbe reso informazioni di dettaglio concernenti la complessa operazione (che consta sia dell’acquisizione del compendio aziendale rappresentato dal Gruppo Auchan che della successiva cessione di singoli negozi a imprese sia facenti parte del sistema Conad od a altri soggetti commerciali).
Ci è stato comunicato che l’Agcm dovrebbe giungere ad emettere un provvedimento finale entro il 20 gennaio 2020.
Relativamente alla procedura di fusione per incorporazione ex L. 428/90 in Margherita Distribuzione spa di Sma spa, Sgd spa ed Erregest spa, come organizzazioni sindacali abbiamo stigmatizzato la circostanza che nella comunicazione preventiva sia anche illegittimamente formalizzata la disdetta del Contratto integrativo aziendale di Sgd spa, che abbiamo richiesto di revocare, senza trovare disponibilità da parte dell’azienda che decide in tal modo di operare in palese violazione del 3° comma dell’art. 2112 del Codice Civile relativamente a un contratto integrativo aziendale siglato dalle sole strutture territoriali di Milano.
A seguito di tale processo di fusione, le varie società facenti parte di quello che fu il Gruppo Auchan in Italia saranno ricondotte nell’ambito di Margherita Distribuzione spa, soprattutto al fine di realizzare una maggiorer azionalizzazione dell’organizzazione aziendale.
I rappresentanti di Margherita Distribuzione spa, inoltre, hanno proposto di concludere la
procedura ex paragrafo 24 dell’intesa di rinnovo del Ccnl Federdistribuzione col ricorso sia alla Cigs per crisi che alla mobilità incentivata e non oppositiva, nonché di strutturare le relazioni sindacali in seno al mondo Conad nell’alveo dell’art. 3 del Ccnl Terziario Distribuzione Servizi (sia Confcommercio che Confesercenti).
L’articolo 3 in parola, com’è noto, prevede l’informativa annuale, vale a dire un mero momento nel quale i soggetti datoriali rassegnano delle informazioni rispetto a svariati temi di tipo gestionale.
Come organizzazioni sindacali, oltre che ribadire la nostra più netta contrarietà alla disdetta del Cia di Sgd spa, abbiamo lamentato il fatto che manchi ancora un’assunzione di responsabilità da parte delle sei Cooperative del sistema Conad per agevolare la ricollocazione delle lavoratrici e dei lavoratori
addetti alle funzioni centrali e delle sedi logistiche di Rozzano, Calcinate, Grantorto, Truccazzano, Osimo, Offagna, Santa Palomba, Melfi, Cagliari e Fiumicino.
Relativamente al ricorso agli ammortizzatori sociali, abbiamo, altresì, espresso le nostre perplessità non tanto rispetto al fatto che non siano funzionali all’attuale fase critica che l’azienda nel suo complesso sta vivendo da un punto di vista gestionale, ma in ordine alla
dichiarata volontà dei rappresentanti di Margherita Distribuzione SpA di voler procedere, per il loro tramite, alla “perimetrazione” (sia in termini delle superfici che degli occupati) dei prossimi rami aziendali da cedere al sistema Conad, al fine di consegnare alle imprese consorziate che subentreranno nella titolarità dei punti vendita i format del modello Conad già realizzati.
Se le organizzazioni sindacali accettassero di addivenire ad una soluzione così come prospettata da Margherita Distribuzione spa, questa società, che comunque entro giugno 2020 si libererà dell’attività di vendita diretta di beni alimentari e non, verrebbe a configurarsi come un serbatoio di soli esuberi impossibili da ricollocare nell’ambito di un’organizzazione aziendale comunque destinata a ridursi in tempi strettissimi.
Peraltro, tale metodo, teso a “perimetrare” i negozi prima del passaggio a Conad, rappresenterebbe una forte soluzione di discontinuità anche rispetto alle cessioni dei 109 punti di vendita già oggetto delle cessioni ed avrebbe certamente un effetto domino nell’ambito del settore nel
suo complesso.
In estrema sintesi, Margherita Distribuzione Spa sarebbe venuta al tavolo unicamente con l’obiettivo di rilanciare, chiedendo alle organizzazioni sindacali di affrontare temi talmente irrealistici da rasentare la presa in giro.
Le organizzazioni sindacali, al fine di protestare contro le nette chiusure ed indisponibilità di parte datoriale, hanno deciso di proclamare un pacchetto di 16 ore di sciopero da articolarsi nella seguente modalità:
8 ore da effettuare in una giornata da stabilirsi a livello territoriale;
8 ore da effettuare nella giornata 23 dicembre 2019 su tutto il territorio nazionale.