Vertenza Douglas, l’azienda pensa a chiudere fino a 128 negozi: inaccettabile
Lo scorso 8 febbraio 2021 Filcams, Fisascat e Uiltucs hanno incontrato l’azienda Douglas a seguito di una loro comunicazione inviata il 2 febbraio 2021 ove dichiaravano l’intenzione di chiudere 17 negozi entro il 31 marzo 2021.
Con immediata risposta e con dichiarazione di “Stato di Agitazione nazionale”, le organizzazioni sindacali hanno contestato tale modalità scorretta e unilaterale di interlocuzione aziendale considerandola sin da subito inaccettabile.
Durante l’incontro l’azienda ci ha comunicato l’intenzione di casa madre tedesca di chiudere nel nostro Paese sino a 128 negozi entro giugno 2022.
Gli interventi di Filcams, Fisascat e Uiltucs sono andati tutti nella stessa direzione: comportamento irresponsabile ed inaccettabile da parte di una multinazionale come Douglas che fino ad oggi ha goduto di cospicui contributi e aiuti economici in Italia, attraverso l’utilizzo degli ammortizzatori sociali Covid, e i sacrifici e le restrizioni salariali e di posti di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori.
Le segreterie Filcams, Fisascat e UILTuCS, unitamente alla numerosa delegazione sindacale, hanno spiegato all’azienda che, prima di parlare di chiusure, deve presentare ai sindacati un piano commerciale di ristrutturazione che faccia comprendere l’indirizzo della multinazionale in Italia ed in Europa ed inoltre che tenga conto tra l’altro che fino alla fine della pandemia in corso Douglas deve supportare i lavoratori mantenendo l’occupazione attiva.
Di seguito i sindacati hanno dichiarato all’azienda che è loro immediata intenzione chiedere un tavolo di discussione al Ministero del Lavoro e al Ministero dello Sviluppo Economico con l’intento di valutare tutte le possibilità e gli strumenti utili alla tutela dell’occupazione.
L’azienda, a conclusione dell’incontro, a seguito di una nostra richiesta, ha dichiarato di voler supportare i lavoratori in questa fase straordinaria attraverso l’avvio di un ammortizzatore per 12 settimane a partire dall’1 febbraio 2021 con integrazione al 100% del salario e di supportare economicamente i periodi di ferie e permessi richiesti ai lavoratori da gennaio 2021.
Nel frattempo sensibilizziamo i territori e i delegati a mettere in campo ogni azione ed attenzione a supporto di questa difficile vertenza.
Il prossimo incontro si terrà sempre in via telematica il 12 febbraio alle ore 14.