Zara Italia, cosa accade con la fusione del gruppo
Lo scorso 19 maggio, Filcams, Fisascat e Uiltucs, hanno incontrato il gruppo Inditex per espletare la consultazione sindacale come previsto dalle normative vigenti.
Il Gruppo Inditex, nella persona del dottor Gianni Di Falco, ha illustrato l’operazione di fusione delle società, Massimi Dutti, Stradivarius, Zara Home, Oysho, Pull&Bear, Berska, nell’incorporante Zara Italia Srl, che subirà una unica modifica derivante dal cambiamento della ragione sociale che diventerà “Itx Italia srl”.
La fusione per incorporazione costituisce fattispecie di trasferimento d’azienda e rientra nell’ambito di applicazione dell’art. 2112 codice civile.
Pertanto, le lavoratrici e i lavoratori continueranno il proprio rapporto di lavoro con la società incorporante senza soluzione di continuità, ogni divisione identificata dal marchio di appartenenza resterà invariata, come il luogo di lavoro e di tutti gli istituti contrattuali connessi.
La spiegazione di tale procedura, a detta dell’azienda, si riscontra in una semplificazione amministrativa per le società srl sul territorio italiano.
Filcams, Fisascat e Uiltucs hanno chiesto di esportare il Cia presente nella sola società Zara Italia srl per tutte le società del Gruppo trovando il consenso da parte aziendale.
Durante la riunione abbiamo anche affrontato il tema organizzativo dei negozi tra la gestione del cliente in presenza e in remoto attraverso il canale del Sint, e il tema dell’aumento della base oraria ove richiesto dai lavoratori prima di nuove assunzioni. Le parti hanno condiviso di formalizzare alla direzione, in forma scritta, punto vendita per punto vendita, le criticità riscontrate nei negozi per i 2 temi, che saranno discusse durante il prossimo incontro calendarizzato per il 23 giugno alle ore 15.