Zara pone condizioni inaccettabili
Lo scorso 19 novembre Filcams, Fisascat e Uiltucs hanno proseguito la discussione, aggiornata il 14/11/2019, in merito al percorso di reinternalizzazione dei servizi di magazzinaggio diurno, in modo che quanto già messo in atto dall’azienda da giugno 2019, elimini ripercussioni occupazionali ed elimini le difficoltà di gestione che si stanno verificando all’interno dei negozi per i lavoratori diretti.
L’azienda ribadendo che la chiusura dell’appalto dei magazzini diurni è strategica a tramutare i costi sostenuti per l’appalto nell’assunzione di addetti vendita polivalenti, ha deciso di accendere un contratto con Manpower (Agenzia Interinale) per un anno, per trasformare gli attuali magazzinieri in appalto in addetti vendita ed in caso che tali competenze non venissero acquisite, il rapporto di lavoro con Zara si concluderebbe e manterrebbero un rapporto di lavoro a tempo indeterminato con l’agenzia interinale.
Filcams, Fisascat e Uiltucs contestano sin da subito che i lavoratori che svolgono la propria attività dal 2011 esclusivamente per Zara possano tra un anno rimanere senza lavoro e dichiarano inaccettabile che continui a non ascoltare i propri lavoratori, che già oggi dichiarano grande affanno ed invece di sostenerli nelle dichiarate difficoltà gli aumenta oltremodo il lavoro mettendo in capo ai lavoratori diretti la formazione di questo personale.
Questa riorganizzazione fa acqua da tutte le parti ma si evince che le richieste aziendali non si fermeranno qua, infatti le organizzazioni sindacali continuano a chiedere perché, se l’azienda pensa che dopo la formazione in negozio i magazzinieri potrebbero avere alte probabilità di diventare addetti vendita, non li assume direttamente?
A questo punto, l’azienda arriva a chiedere la propria desiderata, allungare il tempo che intercorre dal passaggio dal 5 al 4 livello (ad oggi 18 mesi) in 36 mesi.
Questa richiesta aziendale è nuovamente inaccettabile e Filcams, Fisascat e Uiltucs respingono apertamente tale deroga, richiesta perché strumentale ad aprire una nuova fase di assunzioni nei negozi Zara che depaupererebbe il salario dei prossimi nuovi assunti e creerebbe dumping contrattuale nel settore del Fast Fashion senza neanche saturare gli attuali esuberi.
Calendarizzato un nuovo incontro per il giorno 10 dicembre alle 12 alla sede della Fisascat, a Roma, in via dei Mille 56 con l’oggetto di conoscere l’attuale platea di lavoratori specificando quanti dipendenti hanno contratti a tempi indeterminati e quanti a tempo determinati, quanti interinali e quanti full-time e partime.
L’incontro sarà anticipato da un Coordinamento unitario Filcams, Fisascat e Uiltucs per il 02/12 alle 11.30 alla sede della Uiltucs Nazionale in via Nizza 128, a Roma (saletta piano terra – cortile interno).