Adidas, licenziamento collettivo: raggiunto accordo sindacale
Il 9 marzo 2020 si è svolto con la modalità della videoconferenza l’incontro sindacale al Ministero del Lavoro relativamente alla gestione della fase amministrativa della procedura di licenziamento collettivo ex lege 223 del 1991 avviata da Adidas Italy, che in data 13 dicembre 2019 ha comunicato 41 esuberi di cui 35 nella sede amministrativa di Monza, 4 dislocati a Roma e 2 a Mestrino (PV).
Dopo una lunga vertenza, accompagnata e sostenuta da iniziative di mobilitazione dei lavoratori e delle lavoratrici, dal coinvolgimento delle istituzioni ad ogni livello, dalla sensibilizzazione attraverso la comunicazione mediatica e dal fortissimo impegno dei delegati e delle delegate della rappresentanza sindacale la trattativa si è conclusa con un accordo sindacale che prevede come esclusivo criterio di uscita quello della volontarietà.
L’elemento che ha favorito il raggiungimento dell’accordo, oltre all’incentivazione economica è costituito dall’estensione della possibilità di accedere all’uscita volontaria da parte di lavoratori e lavoratrici che inizialmente non erano collocati nel perimetro delle posizioni in esubero.
Ciò ha determinato la ricollocazione di profili dichiarati in esubero e la salvaguardia di almeno 7 posti di lavoro.
Oltre all’incentivazione economica, concordata in apposita intesa sindacale, è previsto un servizio di outplacement con costi interamente a carico aziendale e il sostegno della Regione Lombardia attraverso gli strumenti individuali e collettivi previsti in materia di politiche attive.
Rimangono aperte tutte le preoccupazioni per il futuro e le scelte strategiche di Adidas poiché le organizzazioni sindacali continuano a pensare che un’azienda con risultati di crescita così importanti debba impegnarsi a condividere con il sindacato, i rappresentanti dei lavoratori e le istituzioni un piano industriale di mantenimento e sviluppo della presenza delle attività in Italia e dei livelli occupazionali.
A tal proposito si ritiene assolutamente importante ribadire che, compatibilmente con l’evoluzione dell’epidemia e l’emergenza del Covid 19, appena possibile, venga convocato dall’Assessore al lavoro della Regione Lombardia, come promesso, l’incontro tra le parti per aprire un confronto che impegni tutti i soggetti a consolidare la presenza di Adidas in Lombardia, dove sono occupati oltre 250 lavoratori con elevate professionalità e in Italia.
L’impegno della rappresentanza sindacale proseguirà anche nel rapporto con i colleghi del Comitato Aziendale Europeo che raggruppa i delegati sindacali degli altri paesi per costruire un livello di solidarietà tra lavoratori europei che consenta oltre il ruolo consultivo dell’EWC di avviare una discussione con l’azienda per prevedere la tutela occupazionale nei vari paesi ed evitare che Adidas pur in un contesto di fortissima crescita perseveri in una “riorganizzazione permanente” che ogni anno attraverso le procedure di licenziamento collettivo produce la riduzione di posti di lavoro qualificato soprattutto nel nostro paese.
Si coglie l’occasione per ringraziare tutte le lavoratrici e i lavoratori che hanno partecipato alle iniziative ed hanno mostrato fiducia, impegno e un buon livello di solidarietà.