Ales: comunicato sindacale
Il confronto avviato con la direzione di Ales, nell’incontro odierno fissato per definire il testo del rinnovo dell’accordo integrativo, ha subito una battuta d’arresto per indisponibilità della Società che ha dichiarato di aver elaborato una proposta che risultava ultimativa e che al capitolo sulle relazioni sindacali poneva limitazioni alla nomina dei rappresentanti sindacali aziendali.
Le Organizzazioni sindacali unitariamente hanno respinto tale impostazione ribadendo il rispetto della Legge 300/70 delle norme contrattuali nazionali e di quanto previsto dal CIA vigente, confermando invece la disponibilità a rivedere il monte ore di permessi previsto nell’attuale integrativo e precisamente ove si prevedono 3 ore di permesso a dipendente, mantenendolo invariato nonostante l’aumento occupazionale e l’incremento dei siti in diversi regioni italiane.
Le OO.SS. non hanno chiesto l’aumento di ore di permessi sindacali.
Ales ha, al momento, un organico di circa 650 dipendenti, destinato a crescere ulteriormente, rispetto ai 300 del periodo in cui era stato siglato l’integrativo aziendale.
Le OO.SS. hanno ribadito la necessità di affrontare la discussione sull’istituto dei diritti e dei permessi sindacali dopo la definizione dell’eventuale accordo sulla rappresentanza che è in una fase di discussione a livello nazionale per tutti i settori interessati.
La società ha, in modo provocatorio, ribadito che il testo proposto non era modificabile prospettando un ultimatum sulla trattativa.
Pertanto, come OOSS abbiamo deciso unitamente al coordinamento nazionale di spostare il livello della trattativa al Ministero dei Beni Culturali con la richiesta di incontro e nel contempo visto l’atteggiamento provocatorio della società si è stabilito di proclamare lo stato di agitazione per tutti i dipendenti della Società Ales SpA.
Saranno programmate assemblee nei posti di lavoro per informare correttamente i lavoratori sulla mancata volontà della società di pervenire ad un rinnovo dell’accordo integrativo.