Altran Italia: avviata la trattativa per la mobilità
Il giorno 5 marzo si è svolto presso la sede di Unindustria in Roma, il previsto incontro per l’avvio della fase sindacale della procedura di licenziamenti collettivi per riduzione di personale ai sensi degli articoli 4 e 24 della legge 231/91 comunicata da Altran Italia in data 18 febbraio scorso.
I rappresentanti dell’azienda, dopo aver ripercorso sinteticamente le vicende relative al ricorso alla CIGO relativamente all’anno 2012, hanno illustrato i motivi che hanno indotto l’azienda a procedere con la attuale richiesta di mobilità per 128 lavoratori delle sedi di Roma, Torino, Napoli e Milano, che si possono riassumere nella diffusa crisi del sistema economico italiano ed internazionale che, a detta dell’azienda avrebbe prodotto significativi tagli nel portafoglio clienti, contrazione dei margini di diversi contratti di fornitura e conseguenti perdite di esercizio negli anni 2010 e 2011; per il 2012 le perdite sono state contenute anche attraverso una politica di riduzione e controllo dei costi, mentre per il 2013 non si riscontrano segnali di ripresa.
La UILTuCS ha chiesto, in primo luogo, un maggior dettaglio delle informazioni contenute sommariamente nella comunicazione inviata alle OO.SS. circa la situazione economico-finanziaria dell’azienda e dati certi sulle perdite registrate da Altran Italia, in assenza dei quali non sarebbe stato possibile entrare nel merito delle richieste aziendali: infatti alla luce di quanto affermato successivamente dall’azienda, non si è in presenza di una acclarata crisi aziendale tale da richiedere il ricorso alla procedura di mobilità, tanto che, l’azienda ha confermato che sono stati assunti nuovi lavoratori.
Il primo strumento utile a combattere l’obsolescenza delle competenze professionali dei lavoratori di Altran denunciata dall’azienda è, per la UILTuCS, la formazione e l’aggiornamento professionale, accessibile anche attraverso l’utilizzo dei fondi interprofessionali per la formazione continua. Inoltre, poiché le competenze nell’ambito delle quali sono stati individuati gli esuberi non sono esaustive dell’organico dei rispettivi profili professionali, eventuali ammortizzatori sociali dovranno essere distribuiti in maniera da rendere meno grave gli effetti della riduzione del reddito percepito dai lavoratori interessati e ogni misura, anche in combinazione con latre, dovrà garantire la massima tutela dell’occupazione e dei lavoratori per poter essere condivisa. L’azienda ha, In ogni caso, escluso la possibilità del ricorso ai contratti di solidarietà a causa della peculiare organizzazione aziendale, ferma restando la disponibilità a valutare ogni altro strumento utile a ridurre l’impatto sui lavoratori.
A questo scopo, l’azienda si è riservata di svolgere ulteriori approfondimenti tecnici utili ad individuare soluzioni alternative alla richiesta mobilità, a partire dal ricorso alla GIGS per ristrutturazione aziendale.
Al termine dell’incontro è stato concordato un nuovo incontro per il giorno 19 marzo prossimo alle ore 14.30.