Altran, lavoro agile: va discusso nel rinnovo del Cia
Lo scorso 14 giugno a Roma, su richiesta di Altran SpA, si è svolto un incontro tra le organizzazioni sindacali nazionali e la multinazionale francese, in quanto l’azienda ha voluto esporre alla controparte sindacale una propria iniziativa, in tema di lavoro agile.
È stata illustrata l’iniziativa che si pone quale azione unilaterale di Altran SpA verso una platea iniziale di 170 lavoratrici e lavoratori su tutte le sedi e in una prima fase di test pilota.
Non è stata lasciata alcuna documentazione in quanto a dichiarazione dell’azienda, nessuna di quella illustrata (Regolamento, informativa rischi, protocolli di accesso) era da ritenersi definitiva.
Filcams, Fisascat e UILTuCS hanno rappresentato le proprie perplessità e il disappunto nel voler approcciare una tematica di siffatta importanza, la cui pratica e regolamentazione era stata inserita quale elemento di richiesta nella fase di rinnovo del Contratto Integrativo Aziendale, in maniera autonoma e unilaterale senza il coinvolgimento, se non in una fase meramente informativa, delle parti sindacali.
I sindacati hanno altresì richiesto informazioni relativamente all’aumento di forza lavoro in “interprogetto” e al sovraffollamento di alcune sedi, quale quella di Roma, che destano preoccupate riflessioni.
Altran, nella persona del suo HR Manager, dott. Claudio Barillari, ha dichiarato che trattasi di un fenomeno che ha avuto un picco pari a 50 persone e che successivamente settimanalmente si è ridotto con l’assorbimento graduale delle risorse in differenti commesse.
Fenomeno che sta proseguendo, sino alla riduzione di una soglia fisiologica, oltre la quale l’azienda non manifesta preoccupazione.