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EventiVarie
Home›Eventi›Ammortizzatori in deroga: confronto ministeriale

Ammortizzatori in deroga: confronto ministeriale

Di master
21 Marzo 2013
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Si è svolto il 20 marzo scorso un incontro con il Ministro del Lavoro ed il Coordinamento delle Regioni che ha sostanzialmente confermato le preoccupazioni che da tempo e a più riprese erano state segnalate rispetto alla inadeguatezza delle risorse disponibili per la copertura delle richieste di ammortizzatori sociali in deroga.
Come è noto l’accordo Stato-Regioni del 22 novembre 2012 aveva previsto un primo riparto delle risorse stanziate assegnando una quota pari a 150 milioni allo stesso Ministero per le domande relative alle imprese localizzate in più regioni e 650 milioni alle Regioni e Provincie Autonome: di questi 650 milioni, 520 sono stati recentemente assegnati tenendo conto dell’andamento storico della spesa nel quadriennio 2009/2012, così come definito nell’intesa Stato-Regioni.
Dall’incontro è emerso quanto peraltro risultava già evidente, con la conferma che in molte regioni la prima tranche di risorse assegnata è già esaurita o in via di esaurimento.
A fronte di tale situazione, il Ministero ha accolto la richiesta della UIL di rendere immediatamente utilizzabili le risorse residue, a partire dai 130 milioni non ancora assegnati ed ai quali si aggiungeranno altri 130 milioni, per un totale di 260 milioni di euro, che saranno disponibili a seguito di una ulteriore intesa tra le Regioni (riunione già fissata per il prossimo 27 di marzo) che dovrà individuare nuovi criteri di ripartizione, visto che quelli precedentemente adottati hanno fortemente penalizzato alcune regioni.
A tale proposito Il Coordinatore delle Regioni ha comunicato l’intenzione di individuare criteri condivisi che permettano di garantire “la massima uniformità dei trattamenti” su tutto il territorio nazionale.
Inoltre, come definito dalla Legge di stabilità, e sulla base del monitoraggio della spesa per ammortizzatori in deroga, entro il 30 di aprile prossimo potranno essere reperiti ulteriori 200 milioni di euro derivanti dal prelievo del 50% delle risorse destinate alla formazione continua (0.30) per il periodo 1° giugno – 31 dicembre, comprensive naturalmente anche di quelle destinate ai Fondi Interprofessionali.
Con questo tipo di previsioni le risorse che possono essere rapidamente messe in campo sono 460 milioni, quindi in considerazione del fatto che la prima tranche di 520 milioni sarà a mala pena sufficiente a coprire le esigenze relative ai primi tre mesi del 2013, sembra attendibile la stima, fatta dal rappresentante delle Regioni, che individua in ulteriori 800 milioni il fabbisogno necessario a garantire l’intera copertura dell’anno in corso.
Per quanto riguarda le situazioni ancora pendenti, relative al blocco dei pagamenti degli ammortizzatori relativi agli ultimi mesi del 2012, abbiamo ribadito la necessità che le indennità ancora sospese vengano liquidate con sollecitudine al massimo entro il prossimo 31 marzo. A tale proposito l’Inps ci ha fornito assicurazione sulla erogazione di queste risorse ferme restando una serie di verifiche contabili relative ad alcune regioni.
Infine un discorso a parte va fatto sulle risorse riferite al Piano di Azione e Coesione (PAC), derivanti dalla riprogrammazione dei Fondi Strutturali e da destinare alle Regioni Obiettivo Convergenza.
Queste risorse, che sulla carta sono circa 530 milioni, sono comunque vincolate nel loro utilizzo alla connessione, per almeno un quarto, con azioni di politiche attive e sostanzialmente ancora soggette al definitivo via libera da parte della Commissione Europea.
Detto questo, le risorse PAC utilizzabili per ammortizzatori in deroga, pari ai restanti ¾, sono circa 397 milioni, di cui la maggior parte (240 milioni) da destinare alla regione Campania ed i rimanenti da dividere tra Sicilia, Calabria e Puglia.
In conclusione l’incontro con il Ministro non solo non è stato risolutivo ma conferma integralmente le fortissime preoccupazioni sull’insufficienza delle risorse disponibili per garantire per tutto il 2013 la tenuta del sistema di tutele al reddito assicurato dagli ammortizzatori in deroga.
E’ quindi necessario che tutte le forze politiche e le Istituzioni si impegnino per reperire le risorse necessarie per garantire i sussidi ai lavoratori e alle lavoratrici delle aziende così duramente colpite dalla crisi.

 

Foto: uil.it

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