Apertura, ristrutturazioni, premi e integrativo: il punto con Marriott
Il 20 febbraio, all’Hotel Westin Excelsior a Roma, abbiamo incontrato Marriott in ordine ai periodici diritti d’informazione.
In apertura, la direzione aziendale ha presentato i dati riferiti ai riposizionamenti, ristrutturazioni e nuove aperture su Roma, Venezia e Milano avvenute nel corso del 2019.
Anche nel 2019 sono state promosse diverse iniziative, nell’ambito della campagna “Take Care”, rivolte al personale e alle comunità locali ove insistono le singole strutture, oltre che attestarsi per il 10° anno consecutivo Azienda Top Employeer.
L’anno appena terminato ha visto Marriott difendere e migliorare le sue quote di mercato rispetto ai competitors. I primi mesi del 2020 presentano invece un andamento delle prenotazioni, al momento, altalenante. Sul piano della gestione finanziaria, i dati di chiusura del Mol e del revenue risultano alquanto allarmanti, come in flessione quelli relativi alla produttività, calcolata in base al rapporto numero di camere/ ore lavorate.
Il quadro generale di chiusura si riflette anche nelle erogazioni del premio di risultato che risultano, in media, appena superiori a quelle dell’anno scorso.
Il premio ha erogato, dal 2013 al 2018, una media di 788, 04 euro. Per il 2019, di media, l’importo sarà di 812,88 euro; a livello di singolo hotel verranno comunicati i dettagli per unità e livelli.
L’azienda ha manifestato alle organizzazioni sindacali il perdurare dei problemi relativi all’impatto del Dl dignità per quanto riguarda i contratti a termine e il lavoro somministrato, oltreché estrema preoccupazione in ordine agli allarmi sanitari del periodo che, se impattassero maggiormente di quanto già non abbiano fatto sul Turismo globalmente inteso, al netto dell’assenza di qualunque forma di ammortizzatore sociale, potrebbero determinare scenari che tutti vorremmo evitare.
Nei nostri interventi abbiamo espresso preoccupazione per i dati finanziari e gestionali, con qualche apertura a confronti sul tema della produttività.
Rispetto alle nuove normative e al loro negativo effetto sull’organizzazione del lavoro, abbiamo ricordato a Marriott come sia ormai da un paio d’anni che Filcams, Fisascat e Uiltucs cercano di approfondire ed entrare nel vivo del confronto sulla nostra piattaforma per il rinnovo del Ccnl Industria Turistica e come quella sia la sede corretta per affrontare questo tipo di problematiche.
Rispetto all’estensione del Cia, contratto integrativo aziendale, ad altre strutture Marriott, a partire dall’Hotel Gallia di Milano, che ha sottoscritto il 31/12 un suo Cia, l’azienda ha sostanzialmente escluso che si possa arrivare ad estenderne il perimetro, e tanto meno agli Hotel in franchising, a meno che non si trovino congiuntamente elementi in grado di essere attraenti per i proprietari degli immobili, facendo capire senza troppi giri di parole che alla scadenza del 31/12/2021 sarà molto complicato che la compagine presente al tavolo possa avere il mandato a trattare il rinnovo.
Nelle prossime settimane verrà convocato un coordinamento unitario per fare il punto della situazione all’interno degli alberghi e per decidere come approcciare la nuova situazione prospettatasi.