Arcaplanet, relazioni sindacali: si lavora su soluzioni condivise
Si è svolto il 25 ottobre 2017 l’incontro con la società Arcaplanet (Agrifarma Spa a socio unico), alla presenza delle organizzazioni sindacali nazionali, territoriali e delle RSA, al fine di proseguire il confronto relativamente alla sottoscrizione della bozza di protocollo sulle relazioni sindacali e per informare l’azienda circa alcune problematiche rilevate nel corso delle assemblee territoriali e riportate da lavoratrici e lavoratori come problematiche comuni a tutto il territorio nazionale.
Sono stati sollecitati all’azienda alcuni dati mancanti rispetto al precedente invio, nello specifico: Dati Iscritti – Dati sull’Assenteismo, la Malattia e la Maternità – Dati sulla formazione continua (Iscritta a Fondimpresa), che verranno forniti a breve.
È stato poi richiesto al referente di illustrare l’andamento della società a livello economico, il risultato previsto per il 2017 sarà in calo anche se l’azienda risulterà comunque in chiusura positiva.
Il settore e-commerce prevedrà una chiusura a 5 milioni di euro, rispetto alla concorrenza nel settore è un risultato indubbiamente modesto.
In relazione alle nuove aperture, a Torino e provincia è stata rilevata la catena Country shop che conta almeno 22 dipendenti in 11 punti vendita con metrature molto piccole; altre nuove aperture sono previste in vari Centri commerciali e a Catania, Lecce, Molfetta, Verona, Roma Casetta Matteri, Milano San Giuliano, Firenze e Bergamo.
Entro fine anno saranno effettuate 30 aperture come da previsione.
Rispetto alle assunzioni del personale l’azienda riconferma il percorso già illustrato nell’ultima riunione: contratto di somministrazione di 2/3 mesi, con 2 settimane di formazione nella sede legale e poi affiancamento nei negozi limitrofi, fino all’apertura definitiva del punto vendita. Assunzione con contratto a tempo determianto per 3/6 mesi, e poi indeterminato.
L’azienda ha aperto all’ipotesi dell’uso del contratto part time 24 ore, spalmato su 3 giorni, sia per i lavoratori già dipendenti, attraverso una richiesta via e-mail che ha ricevuto ad oggi 20 adesioni, sia per i lavoratori neo assunti.
I sindacati di categoria hanno poi introdotto la questione relativa alla bozza di protocollo relazioni sindacali, anticipata all’azienda nei giorni passati. Dopo approfondita discussione si è pervenuti ad una serie di modifiche concordate che saranno condivise con le strutture sindacali nei prossimi giorni.
La seconda parte della riunione invece si è concentrata su una serie di problematiche che i lavoratori hanno sollevato nel corso delle assemblee con le RSA costituite. Su tali problematiche, illustriamo il nocciolo della discussione, sottolineando che si tratta di ipotesi sulle quali si lavorerà nel corso del prossimo incontro, quindi non definitive.
Versamenti incasso da parte degli addetti alla vendita
L’azienda sta pensando ad una soluzione che venga incontro alle esigenze dei lavoratori relativamente alla sicurezza personale ed alle spese sostenute per la consegna. Si penserà ad una stipula assicurativa e alla possibilità di uscita anticipata rispetto all’orario di fine turno, per la consegna dell’incasso, calcolando il tempo necessario al lavoratore per l’effettuazione.
Ritardi in ingresso
Si è proposto di stabilire un limite di tolleranza di 5 minuti, entro il quale al lavoratore non verrà tolta la mezz’ora di permesso, come accade oggi. Nei casi di reiterato ritardo si deciderà tra le parti un limite massimo di eventi, mensile, oltre il quale verranno presi i relativi provvedimenti.
Timbrature
L’azienda ribadisce l’obbligo della timbratura, fondamentali anche per la tutela del lavoratore. L’irrigidimento della società è dovuto a casi diffusi di dimenticanza su tutto il territorio, soprattutto nel caso di orario spezzato. È stato convenuto di apporre nei luoghi adibiti alla timbratura e negli spogliatoi un vademecum che ricordi al dipendente l’obbligo richiesto.
Inoltre è prevista la giustificazione della mancata timbratura entro la stessa giornata con comunicazione fatta a mezzo e-mail, per non incorrere nelle sanzioni previste.
Aperture anticipate e chiusure posticipate
Rispetto all’orario di lavoro previsto per far fronte ad attività come le pulizie, la contabilità: l’azienda su questo punto ha confermato che l’unico obbligo del lavoratore prima che inizi il proprio turno è quello di indossare la propria divisa, rispetto alle restanti attività richieste, tutte possono essere, nei limiti dell’afflusso di clientela, compiute subito dopo l’inizio turno.
Comunicazione turni
L’azienda si impegna a far rispettare la comunicazione dei turni entro il giovedì precedente. Si studierà inoltre la possibilità di allungare la turnazione per 2/3 settimane, secondo un programma già in vigore in azienda che è stato progressivamente accantonato.
Per trovare delle soluzioni condivise le parti hanno convenuto di effettuare il prossimo incontro martedì 28 novembre ore 11:30 a Milano.