Auchan-Conad: il Ministero riconvoca le parti per il 20 giugno
Il giorno 28 maggio 2019 si è svolto l’incontro al Ministero dello Sviluppo Economico relativo alla vendita di Auchan retail al gruppo Conad.
Le aziende hanno precisato l’operazione riguarda l’intero perimetro di Auchan retail (46 ipermercati e 219 supermercati in gestione diretta, oltre a tutti i rapporti in franchising) ad eccezione dei 33 supermercati della Sicilia, per i quali è in avanzato stato di discussione per altro la cessione ad un altro operatore locale (Arena).
L’acquirente ha sottolineato che – in pendenza del necessario parere dell’authority antitrust – allo stato non è in grado di fornire altre indicazioni, ad eccezione del fatto che la cessione avverrà per trasferimento delle quote azionarie, quindi con temporanea garanzia della continuità dell’azienda.
D’altra parte, lo stato dell’azienda ceduta – che vive da anni rilevanti problematiche gestionali, operative e di redditività – richiederebbe interventi rapidi al fine di implementare un modello di successo quale sarebbe quello della rete Conad.
Le organizzazioni sindacali Filcams, Fisascat e UILTuCS hanno rimarcato che tale situazione lascia notevoli margini di incertezza e determina tra i 18.000 dipendenti diretti dell’azienda notevoli preoccupazioni quanto alla tenuta occupazionale.
È stato chiesto a Conad:
- se l’acquisizione delle quote societarie annunciata escluderà che venga attivata la procedura ai sensi dell’art. 2112 secondo quanto previsto dall’art. 47 della 428/90.
- quale sorte intende riservare al personale delle sedi (centrali e periferiche) e al personale delle sedi logistiche;
- quali sono le condizioni e le garanzie occupazionali che sono oggetto del confronto con il gruppo Arena per i punti vendita della Sicilia.
- se l’operazione prevederà, nello sviluppo successivo alla prima fase di acquisizione, la divisione della rete vendita Sma e Auchan tra i diversi operatori locali facenti capo al consorzio Conad. Questa operazione potrebbe determinare criticità sia per quanto attiene la possibile “razionalizzazione” della rete di vendita in presenza di evidenti sovrapposizioni, sia per quanto attiene le condizioni contrattuali, dato che alcuni operatori Conad non danno applicazione al contratto di settore siglato dalle organizzazioni sindacali comparativamente maggiormente rappresentative (Filcams, Fisascat, UILTuCS).
- se l’operazione garantirà continuità dei contratti di appalto (servizi, sicurezza e logistica) e dei rapporti di franchising, considerato che in questo perimetro sono evidentemente coinvolti altre migliaia di lavoratrici e lavoratori.
Conad non ha risposto a nessuno dei quesiti sollevati, limitandosi ad affermare che comunque è sua intenzione condurre tutta l’operazione attraverso il confronto con i sindacati.
Alla luce di tale situazione, il rappresentante del Mise ha riconvocato le parti per il giorno 20 giugno 2019 nella medesima composizione e con il coinvolgimento anche dell’operatore coinvolto dalla cessione dei supermercati siti in Sicilia, invitando Conad ha fornire in quella occasione le risposte che il 28 maggio evidentemente non è stata in grado di fornire.