Autogrill, apertura al dialogo tra luci e ombre

Si è svolto ieri (24 novembre, ndr) a Roma in l’incontro con Autogrill, sulla necessità di fare il punto sull’andamento aziendale, sulle eventuali persistenti situazioni problematiche connesse alla pandemia e sul riavvio di un percorso di confronto con l’azienda per definire le modalità di accompagnamento dall’auspicabile uscita dalla situazione di crisi scaturita a causa del Covid.
L’azienda ha evidenziato una situazione in divenire che vede ancora luci ed ombre. Mentre sul canale autostradale la ripresa del mercato ha determinato un recupero di fatturato molto sensibile rispetto al 2020, criticità maggiori sono segnalate nell’area Aeroporti e Stazioni, dove la consistente riduzione del traffico passeggeri pesa e si associa al processo di ristrutturazione (Aeroporti di Malpensa, Linate e Fiumicino, Stazione di Roma Termini).
Mentre l’Azienda ha ribadito di essere intenzionata a trovare soluzioni alternative idonee a consentire la salvaguardia dei livelli occupazionali tramite confronto con le strutture sindacali territoriali, le segreterie nazionali di Filcams, Fisascat e UILTuCS hanno sollevato alcune questioni.
In particolare, i ritardi emersi nell’accredito dei periodi contributivi relativi ai periodi di ricorso al Fis, oltre all’introduzione diffusa di innovazioni organizzative in termini puramente unilaterali, come l’estensione del ricorso all’operatore unico notturno. Più in generale, si è lamentata la circostanza che anche laddove si è oramai usciti dall’emergenza e i fatturati sono tornati quasi ai livelli precedenti l’emergenza sanitaria l’organizzazione del lavoro risulta stressata in ragione della diminuzione degli organici, dovuta sia al turn-over naturale che all’accordo di incentivazione all’esodo volontario, sia alle politiche adottate dall’azienda già da prima dell’emergenza sanitaria.
Tra le questioni affrontate, gli interventi realizzati o in via di realizzazione come quelli sui punti vendita di Linate, Fiumicino e Villoresi 1958, che destano forte preoccupazione in quanto potrebbero indicare una riorganizzazione rilevante della struttura organizzativa dei punti vendita. I sindacati hanno rimarcato la necessità che la prassi delle modifiche unilaterali venga abbandonata e venga riattivato sempre e comunque il percorso indicato dal Contratto Integrativo.
Si è proposta la definizione di un documento politico a livello nazionale volto a fornire le linee guida del confronto sui temi organizzativi, finalizzato alla conferma del rispetto delle norme fissate nel Cia e alla garanzia dei livelli occupazionali sancita dal Protocollo sottoscritto nel settembre del 2020.
Tale documento dovrebbe affrontare, tra gli altri, i temi della qualità dell’occupazione, le specificità delle aree di persistente difficoltà, la garanzia piena dei livelli occupazionali, le modalità di accompagnamento e monitoraggio nazionali sui confronti decentrati, cui continuerà ad essere assegnato il ruolo più importante.
L’azienda si è impegnata a porre termine alle iniziative unilaterali sull’organizzazione del lavoro e infine è sembrata anche condividere il proprio percorso da noi proposto, impegnandosi a redigere una prima bozza di documento.