Autogrill e il tentativo di sgambetto sull’integrativo
Su richiesta di Autogrill si è svolto ieri (9 settembre, ndr) un incontro a livello di sole segreterie nazionali in videoconferenza.
Oggetto dell’incontro è stata la comunicazione da parte di Autogrill, nella persona del sig. Antonio Davanteri, “che intende procedere al rinnovo del
contratto integrativo aziendale” in scadenza al 31 dicembre di quest’anno, che auspica che sia possibile procedere al rinnovo entro il 30 settembre prossimo, giacché in caso contrario “darà seguito alle disposizioni previste dal contratto integrativo medesimo”, vale a dire la disdetta del contratto tre mesi prima della sua scadenza.
Il tutto condito da assicurazioni circa il fatto che l’azienda ritiene un valore il contratto integrativo aziendale, ma che alla luce dell’andamento aziendale dovuto all’emergenza Covid “esso deve essere adeguato ai tempi”.
Ci siamo permessi di osservare che l’idea di “rinnovare” il contratto integrativo Autogrill in 3 settimane è semplicemente ridicola, e pensare di farlo in 3 mesi in pendenza di disdetta già appare quasi impossibile. Abbiamo osservato che – proprio alla luce della situazione emergenziale in atto, per effetto della quale in Autogrill da mesi sono stati e ancora vengono
applicati ammortizzatori sociali a migliaia di lavoratori – non avevamo neppure messo in nota di predisporre una piattaforma rivendicativa. Il fatto che sia l’azienda ha decidere di approcciare il “rinnovo” del contratto lascia semplicemente intendere che è sua intenzione demolirlo, ciò è per altro confermato dalla dichiarazione di voler procedere alla disdetta entro il 30 settembre in mancanza di un accordo che non potrebbe avere se non carattere peggiorativo delle condizioni di vita e di lavoro dei dipendenti.
Per di più abbiamo sottolineato che l’idea di procedere a un rinnovo con modalità carbonare e semiclandestine, e anche in videoconferenza, non è ritenuta in alcun modo praticabile e opportuno sarebbe procedere agli incontri sindacali in presenza sia delle strutture che dei delegati, anticipando che al più presto avremmo comunque proceduto a informare e discutere con le nostre strutture quanto dichiarato dall’azienda.
I colleghi di Filcams e Fisascat hanno sostenuto posizioni sostanzialmente analoghe.
Malgrado la richiesta avanzata di chiarire meglio in che modo l’azienda intenderebbe “adeguare alle nuove condizioni” il contratto integrativo, il sig. Davanteri non ha aggiunto alcuna informazione ulteriore, il che non può che acuire ulteriormente le preoccupazioni.
Riteniamo pertanto opportuno convocare per martedì 15 settembre 2020 con inizio alle ore 11 una riunione delle strutture UILTuCS in videoconferenza.