Autogrill: sul tavolo apprendisti, Nuova Sidap e alternanza scuola-lavoro
Il 20 giugno a Roma si è tenuto un incontro nazionale con Autogrill, utile all’esercizio del diritto di informazione previsto dal contratto integrativo aziendale.
Al 31 maggio di quest’anno i dipendenti in forza erano 7573, di cui 5173 uomini e 2400 donne.
I part time 4151 di cui 3450 donne e 701 uomini. I full time 3422 di cui 1723 donne e 1699 uomini.
Al 31 dicembre 2016 i ricavi sono stati pari a 967.500.000.00 in decremento rispetto al dato del 2015, a parità di rete vendita comparabile, di 1,2%.
L’ Ebitda raggiunto è stato pari al 6,6%, in costante aumento negli ultimi 3 anni, ma ancora lontano dal 10% del 2011 che è, tra l’altro, l’obbiettivo del relativo parametro annuale del salario variabile.
Più positivo l’andamento dell’indicatore (anch’esso annuale) di qualità.
Il premio di risultato ha comunque pagato mediamente di più del vecchio sistema (334,10 euro contro 153,00), nonostante il parametro “vendite per quadrimestre” sia stato raggiunto in corso d’anno da sempre meno punti vendita.
Autogrill ha teso a valorizzare i propri investimenti finalizzati ad acquisizione e ristrutturazione di locali in diverse aree del paese (Fiumicino, Genova, Milano, Venezia, Cantagallo, Orio al Serio, Massa) nonché le nuove aperture di San Demetrio a Palermo e Campania Nord a Salerno.
Riguardo al rinnovo delle concessioni autostradali restano ancora sospesi i passaggi riguardanti Veneto e Friuli.
Sul piano occupazionale, per effetto dell’accordo siglato fra le parti lo scorso mese di febbraio, 52 panettieri e piazzaioli di forno a legna hanno acquisito il 3° livello, mentre 57 sono state le trasformazioni dal 6° al 5°.
Dal 1 di luglio verranno inseriti 150 apprendisti nel rispetto di quanto previsto dal contratto collettivo nazionale del turismo: è la prima volta che l’azienda ricorre a questo istituto contrattuale dal 2011 ad oggi.
Le ore in esubero dichiarate dalla direzione aziendale nel corso dell’ultimo incontro nazionale sono state praticamente del tutto riassorbite e gestite mediante accordi territoriali.
I percorsi di confronto rispetto alla rimodulazione degli orari di lavoro, alla luce dei mutati stili di consumo della clientela, che dovevano avviarsi a gennaio in alcuni punti di vendita definiti “pilota”, sono stati rinviati e verranno effettuati nei prossimi mesi.
Infine l’azienda ha manifestato la volontà di sottoscrivere un accordo quadro nazionale rispetto all’alternanza scuola lavoro prevista dalla legge 107/2015, di cui la stessa è attore assieme a diversi istituti scolastici.
Le organizzazioni sindacali di categoria hanno chiesto delucidazioni riguardo all’ importante operazione societaria, comunicata nei mesi scorsi, che vedrà coinvolta la business unit Italia e che sancirà, entro la fine del 2017, l’uscita dal suddetto perimetro societario dell’head quarter della multinazionale.
Autogrill ha garantito massimo coinvolgimento rispetto ai passaggi futuri, smentendo ufficialmente le voci che si sono rincorse in queste ultime settimane di trasferimenti di sede ed esternalizzazioni.
I sindacati hanno evidenziato poi come i dati di bilancio illustrati non tengono in conto del considerevole ruolo che Nuova Sidap sta assumendo in termine di giro di affari e anche di occupati.
Per i rappresentanti dei lavoratori è ormai non rimandabile un momento di confronto con questa impresa che occupa più di 1000 dipendenti e che non ha un proprio livello di contrattazione.
Su questo punto Autogrill si è riservata un passaggio di verifica al proprio interno impegnandosi a fornire una risposta in tempi utili all’avvio di un tavolo di negoziazione.
Infine si è tornato a denunciare come a distanza di più di 4 anni le lavoratrici e i lavoratori di Autogrill non abbiano un contratto nazionale di lavoro rinnovato e come questa situazione possa riverberarsi anche sul piano delle relazioni sindacali aziendali soprattutto in vista dell’importante appuntamento del rinnovo del contratto integrativo aziendale.
Al termine dell’incontro le parti hanno sottoscritto una intesa per dare regolamentazione all’“alternanza scuola-lavoro in azienda”; tale accordo prevede l’introduzione di precise garanzie per gli studenti interessati, e l’esercizio di monitoraggio e verifica costanti dei percorsi di apprendimento in atto da parte del sindacato a livello di unità produttiva e nazionale.