Basi Usa, gravi criticità: le novità di Jcpc e l’orario sperimentale
Il 5 e il 6 settembre si è svolto l’incontro tra la Commissione negoziale interforze “Jcpc” e le segreterie nazionali di Uiltucs e Fisascat, unitamente ai rispettivi coordinamenti.
Nel corso dell’incontro, sono state discusse le tematiche poste all’odg e riguardanti le molteplici problematiche relative al settore e lamentate dalle organizzazioni sindacali, anche attraverso le azioni intraprese nei mesi scorsi, nelle varie installazioni.
Ci è stato comunicato un aumento dell’1,4% per tutte le retribuzioni a seguito della rilevazione salariale “intermedia” (ricordiamo che il meccanismo prevede una rilevazione annuale completa ”full scale” e una rilevazione intermedia delle sole variazioni salariali “wage change” per i due anni successivi) con il meccanismo correttivo, da noi contestato, del Pay Cap.
La numerosità dei lavoratori impiegati in Italia risulta diminuita di oltre 80 unità rispetto allo scorso anno, anche a seguito di mancate coperture di posizioni vacanti con la conseguenza, in determinati settori, dell’aumento dei carichi di lavoro da noi più volte segnalati.
E’ stata comunicata la soppressione (Rif) per il prossimo anno fiscale di una posizione al Dipartimento di Sicurezza della Navy a Gaeta. Posizione per la quale è già stata individuata una posizione sostitutiva a Napoli.
Rispetto alla mancanza di personale da noi lamentata ci è stato risposto che il Defense Commissary Agency (Deca) ha abolito 10 posizioni in Italia nel 2019, ma che verranno riempite le posizioni vacanti (circa 80), nel rispetto del Ccnl, con personale a statuto locale.
La Jcpc ha dichiarato la disponibilità ad una discussione di merito a livello locale sulla mancanza di personale da noi lamentata.
Rispetto al mancato adeguamento dell’indennità ambiente la Jcpc si è impegnata a raccogliere ulteriori dati per formulare una proposta nella riunione della sottocommissione per l’indagine salariale a febbraio prossimo, così pure per l’indennità mensa, a nostro avviso, troppo esigua.
Per quanto riguarda l’attuale inquadramento si è concordato sull’inadeguatezza di quanto
al momento in vigore e la Jcpc si è impegnata a formulare una proposta per la ripresa del negoziato.
Si è concordato che l’inquadramento dovrà trovare adeguata rispondenza anche sui criteri di selezione del personale, che verranno congiuntamente discussi.
E’ stata discussa la possibilità di trovare un accordo sulle attività stagionali (in particolare i bagnini addetti alle piscine estive) in modo da permettere a questi lavoratori di poter essere riassunti nelle posizioni a termine, che si aprono nelle varie installazioni.
La discussione è stata rinviata in sottocommissione a febbraio.
Per la Ca-card per i dipendenti Ln della Navy, la Jcpc ha rimarcato come la “Alt Token” card (alternativa) sia sufficiente al momento per il personale Ln per operare nei sistemi della marina.
La Jcpc ci ha invitato a fornire i dettagli delle problematiche riscontrate dai colleghi rispetto alle difficoltà di operare e che ci aggiornerà a sua volta, qualora emergessero problemi di accesso che limitino la possibilità di lavoro per il personale italiano.
Sulla mancanza o incompletezza dei Dvr nelle varie installazioni la Jcpc si è impegnata a rivedere l’adeguatezza e a completare il lavoro svolto, in ottemperanza alle disposizioni di legge in materia di sicurezza.
Anche sulla problematica relativa agli appalti la discussione è stata molto dura e ha portato all’impegno dell’Army alla verifica dell’appalto dei coordinatori che effettuano le traduzioni dei servizi sanitari ai pazienti, presso l’ospedale civile di Vicenza (e conseguentemente anche di Livorno) e della Navy rispetto all’appalto Ngis di Sigonella.
Sulla mancanza di un classificatore a Sigonella la Navy ha fatto notare che l’ufficio di Napoli è a disposizione per tutte le problematiche relative all’inquadramento e che
l’ufficio classificazione è al momento unico per le due installazioni, pregandoci di far pervenire alla Navy le notizie di eventuali malfunzionamenti.
Per quanto riguarda l’inserimento di mansioni dequalificanti inserite nelle Pd ad alcuni impiegati di Napoli la Jcpc, ritirando la documentazione da noi consegnata, si è riservata la verifica, la discussione a livello locale e l’adeguamento alla normativa italiana.
Da quanto sopra, a nostro avviso, mansioni di categoria operaia dovranno essere tolte dalle Pd impiegatizie dove eventualmente fossero state erroneamente inserite, ma esortiamo a vigilare affinché questo avvenga.
Infine ci è stato presentato un programma sperimentale di modifica dell’orario settimanale di lavoro su base volontaria, che verrà implementato in via sperimentale in un ufficio a Sigonella.
In sostanza in tale ufficio si potrà concordare un orario giornaliero e/o settimanale diverso, a fronte di giornate di recupero delle ore oltre l’orario normale eventualmente svolte.
Abbiamo espresso su questo la nostra volontà che tale sperimentazione sia verificata dalle organizzazioni sindacali, in sede locale, e sottoposta alla sottocommissione in caso di ipotesi di utilizzo nelle altre installazioni.
E’ stato un incontro che ha toccato tutti i punti che avevamo messo all’odg e che, pur non risolvendo tutte le problematiche portate al tavolo, ha rinviato per alcune questioni ai tavoli locali, che devono trovare una discussione di merito prima che i temi giungano al tavolo nazionale, per altre alla sottocommissione per l’indagine salariale di febbraio e per altre ancora al prossimo incontro con la Jcpc.
Pertanto, in attesa degli sviluppi, la UILTuCS ha deciso di informare i propri iscritti di attraverso le assemblee locali e di riunire successivamente il coordinamento nazionale al fine di valutare politicamente quanto accaduto e predisporre le iniziative più opportune a tutela del settore e in attesa che quanto dichiarato trovi la concretezza di proposte in grado di risolvere i problemi, che da molti anni riguardano il settore.