Beauty Point: pressing sulle mancanze aziendali
Il 29 settembre 2015 si è tenuto l’incontro tra le organizzazioni sindacali e Beauty Point in concordato preventivo.
Erano presenti, oltre alla proprietà e ai consulenti aziendali, i commissari Cassandro e Mancini. L’incontro è stato l’occasione per porre alcune questioni rilevanti inerenti la situazione dei lavoratori e delle lavoratrici ancora in forza a BP e per quelli passati negli acquisti di ramo d’azienda (La Gardenia, Nyio&co, Kasanova).
INDENNITÀ SOSTITUTIVA DEL PREAVVISO
Al termine della procedura di licenziamento collettivo avviata a luglio, sono state inviate le lettere di licenziamento nelle quali si comunica che il preavviso verrà decorso in cassa integrazione, e quindi non sarà riconosciuta l’indennità sostitutiva prevista dal contratto nazionale. I sindacati hanno nuovamente contestato tale impostazione, in quanto la cassa integrazione è stata concessa dal Ministero per sostenere la procedura concorsuale, e quindi la ricollocazione dei rami di azienda e dei lavoratori.
Pertanto non si può accettare l’impostazione per cui, essendo inevitabile il licenziamento, si può considerare la cassa come periodo utile alla decorrenza del preavviso. La delegazione aziendale e i commissari hanno rifiutato di riaprire la questione. Le organizzazioni sindacali hanno ribadito che va individuata una soluzione, anche transattiva, e che comunque i lavoratori che vorranno vedersi riconosciuto questo diritto saranno sostenuti per vie legali.
APPRENDISTI
I rappresentanti dei lavoratori hanno posto il tema della cassa in deroga chiedendo se risulti non concessa, viste le lettere ricevute da alcune lavoratrici. La delegazione aziendale non ha notizie di un rifiuto della domanda, ma ha assicurato ulteriori approfondimenti. Hanno inoltre chiesto che agli apprendisti venga riconosciuta la retribuzione anche per i mesi non coperti dalla cigs in deroga e in cui comunque sono stati in forza senza nessuna comunicazione da parte dell’azienda, pur avendo inviato dichiarazione di disponibilità al lavoro. L’azienda ritiene che tale retribuzione non sia dovuta, pertanto gli apprendisti dovranno intraprendere un percorso legale per aver riconosciuto quanto spetta.
EUROMA2
Per quanto riguarda il punto vendita di Euroma2, l’azienda dichiara di aver inoltrato la richiesta di cassa integrazione, che non risulta però ai sindacati. Questi ultimi hanno chiesto che si faccia chiarezza, sottolineando che le lavoratrici sono ad oggi di fatto licenziate. Inoltre le lavoratrici di questo punto vendita che non hanno provveduto a chiedere i crediti comprensivi di T.F.R. al concordato, lo potranno ancora fare per vedersi riconosciuti i crediti.
CREDITI DEI LAVORATORI
I sindacati hanno chiesto a che punto sia il piano di riparto e quindi se possa essere fatta una previsione sui pagamenti dei crediti ai lavoratori. I commissari, sottolineando che le risorse sono risicate, hanno confermato che la liquidatrice Saioni (non presente all’incontro) sta predisponendo il piano di riparto e che i primi pagamenti saranno autorizzati entro l’anno. Approfondendo la questione, le organizzazioni sindacali hanno compreso che i pagamenti potranno riguardare i crediti maturati prima del concordato (prima del 22 settembre 2014) in quanto per le spettanze di fine rapporto e TFR dovranno essere fatti ulteriori calcoli ad avvenuta cessazione (vedi sotto).
TFR
Il trattamento di fine rapporto verrà saldato dalla procedura solo per quanto riguarda la parte maturata prima del 2007. La parte successiva dovrà essere richiesta direttamente al fondo di tesoreria INPS dai lavoratori. Per quanto riguarda il TFR dei dipendenti ceduti con i rami d’azienda, esso è stato trasferito alle nuove società. Pertanto chi prosegue il rapporto di lavoro in altra azienda non vedrà il saldo del TFR da parte della procedura, in quanto lo stesso continuerà a essere trattato con le regole previste dal CCNL nella nuova azienda. Le parti si sono aggiornate a un prossimo incontro che dovrà essere preceduto dall’invio dei chiarimenti richiesti.
L’occasione è stata utile per ricordare all’azienda una più precisa e tempestiva gestione della modulistica legata alla cassa integrazione straordinaria in quanto le mancanze aziendali causano ritardi insostenibile per i lavoratori e le lavoratrici.