Braccialetti OBI, la UILTuCS chiede chiarimenti
Il coordinamento nazionale delegati UILTuCS Obi esprime sorpresa e perplessità sul caso “Braccialetti elettronici nella sede OBI di Piacenza”.
In seguito alla denuncia della UILTUCS Toscana, ripresa dai maggiori quotidiani nazionali, di dotare i dipendenti della filiale di Piacenza di dispositivi elettronici vibranti “cerca-persona”, il coordinamento nazionale si dimostra contrario sia sulla natura e la funzione di tali dispositivi, che sono inaccettabili e lesivi della dignità dei lavoratori, sia sulla modalità di sottoscrizione di tale accordo da parte di singole delegazioni nei singoli punti vendita, anzichè sui tavoli nazionali.
Forse la direzione della azienda ha immaginato che un tale progetto non sarebbe mai stato condiviso – sicuramente non dalla delegazione della UILTUCS – preferendo la firma di una Rappresentanza Sindacale Aziendale probabilmente inconsapevole della portata di quanto andava a sottoscrivere.
Il coordinamento nazionale dei Delegati Obi della UILTUCS chiede:
- alla direzione Obi l’immediata sospensione di qualsiasi progetto di questo genere senza aver discusso sui tavoli nazionali, tuttora aperti in relazione al Contratto Integrativo Aziendale;
- l’immediata convocazione delle delegazioni nazionali al fine di ricevere i necessari chiarimenti su quanto accaduto;
- l’immediata sospensione di qualsiasi effetto possa avere l’inaccettabile accordo sottoscritto dall’azienda e dalla Rappresentanza Sindacale Aziendale del punto vendita di Piacenza.