Briconcenter cresce: trend, prospettive e premio variabile

il 19 maggio si è svolto da remoto l’incontro informativo con la Bricocenter sugli organici e l’andamento del premio variabile nel corso del 2021.
L’azienda ha innanzitutto manifestato grande soddisfazione circa l’andamento economico del 2021, con un fatturato complessivamente cresciuto e un numero clienti cresciuto malgrado il peggioramento dei dati di stock e l’incremento dei costi riconducibile innanzitutto al costo del personale e delle manutenzioni. Ma Bricocenter ha chiuso in attivo.
Per questo, il premio di progresso previsto dal vigente contratto integrativo ha registrato nel corso del 2021 un andamento notevolmente positivo, con un’erogazione media al 4° livello full-time di 1.416 euro.
Solo 3 punti vendita (Vertemate, Roma Bufalotta e Torino Venaria, per altro coinvolti nella modificazione del format con conseguente chiusura temporanea) non hanno percepito premio, un altro ha conseguito meno di 500 euro (Falconara), mentre gli altri 45 punti vendita hanno maturato nel corso del 2021 più di 1.000 euro di premio, con punte superiori ai 3.000 euro in 5 punti vendita (Milazzo, Cagliari Santa Gilla, Padova, Lecce-Surbo e Viareggio).
A tale andamento positivo ha contributo anche lo sviluppo della digitalizzazione e dell’ecommerce, che però l’azienda ha sottolineato viene giocato in funzione di supporto dei negozi fisici e non di sostituzione: in altre parole il fatturato dell’e-commerce viene attributo al punto vendita in cui la merce viene ritirata o effettuata la prestazione di servizio.
Ciò comporta tra l’altro una profonda trasformazione e integrazione delle attività dei negozi, con conseguente diversificazione dell’offerta (non più solo vendita di prodotti, ma progettazione, assistenza e posa in opera di soluzioni integrate, sia attraverso personale interno che ricorrendo ad artigiani specializzati esterni), che comporta sia un consistente intervento di investimento sulle strutture dei negozi, sia un aumento delle squadre (ossia del personale) nei negozi in cui si viene realizzando il nuovo format, sia un impegno notevole nella formazione, aggiornamento e riqualificazione professionali del personale, ad esempio attraverso il ricorso al Fondo Nuove Competenze, sulla falsariga di quanto sperimentato con innegabile successo nel punto vendita di Viareggio.
Naturalmente nei primi mesi del 2022 la situazione generale e di mercato si è modificata in senso negativo per le perturbazioni sensibili sul versante dei prezzi. In particolare, l’incremento dei prezzi di listino da parte dei venditori ha costretto l’azienda ad aggiornare i prezzi da lei praticati alla clientela, che erano rimasti sostanzialmente fermi per gran parte del 2021.
Per quanto concerne gli organici, anche rispondendo alle domande e richieste di chiarimento dei sindacati, l’azienda ha precisato che l’organico al 31 dicembre 2021 è cresciuto di 100 unità rispetto all’anno precedente (+ 7%) giungendo a 1.496 dipendenti al netto dei dirigenti (9).
I full time sono 718 (237 femmine e 481 maschi) pari al 48% sul totale, in lieve calo rispetto all’anno precedente, mentre i part-time sono 778 (495 femmine e 283 maschi) pari al 52% sul totale.
L’azienda ha dichiarato di non aver attivato stage. I contratti a tempo determinato al 31 dicembre 2021 erano 202, di cui ben 185 inquadrati al 5° livello, e di questi 179 a part-time.
Questo dato, probabilmente influenzato anche dal maggiore ricorso ai contratti a termine nel periodo di fine anno,
è stato ricondotto alla politica di reclutamento messa in atto dalla Bricocenter, che al pari di altre aziende inserisce il personale al 5° livello e con contratto a termine con conseguente stabilizzazione al 4° livello trascorsi 18 mesi dalla data di prima assunzione.
I sindacati hanno complessivamente valutato positivamente il quadro fornito dall’azienda.
Al di là delle osservazioni sul merito, sono state altresì sollevate due questioni generali:
- Tenuto conto dell’azione estesa di ristrutturazione, modificazione dei format, inserimento di nuove attività e servizi all’interno dei punti vendita, con conseguente sforzo nel campo della formazione e aggiornamento professionale e ampliamento della base occupazionale, sia attraverso personale diretto che con personale autonomo, abbiamo rimarcato la necessità che tali iniziative si poggino anche su un confronto attivo a livello decentrato, sia di punto vendita che territoriale;
2. Inoltre, in considerazione dell’incremento degli organici, per la trasformazione dei format commerciali, si è sottolineato che tale incremento di ore lavorate sui punti vendita non venga soddisfatto unicamente attraverso nuove assunzioni, quant’anche esaudendo le richieste presentate di un incremento delle ore lavorate ordinarie da parte delle lavoratrici e lavoratori con contratto a part-time già presenti in azienda.
I sindacati hanno chiesto inoltre all’azienda di proseguire a monitorare con attenzione l’andamento dell’azienda anche in vista della necessità futura di procedere al rinnovo degli accordi sugli interventi formativi, sia per quanto potrebbe rendersi possibile attraverso il rifinanziamento del Fondo Nuove Competenze, sia per effetto del ricorso ai fondi aziendali depositati presso il Fondo di formazione continua di categoria (ForTe).