Il 24 aprile abbiamo incontrato, in modalità a distanza, Burger King Restaurant Italia per un confronto sulle misure di sicurezza per il contrasto e la prevenzione del Covid19.

Bkri ha riaperto nella settimana del 20 aprile 5 ristoranti sul territorio nazionale (Milano, Siena, Roma), e altri 6 nei giorni successivi, mentre 17 verranno riaperti nei prossimi giorni.

Il servizio è ad oggi rivolto solo al delivery tramite riders, mentre nelle prossime settimane si riattiverà la possibilità di asporto, in linea con le disposizioni governative.

Nei punti vendita riaperti tutto il personale viene richiamato al lavoro, seppure in forma ridotta, e non viene destinato alla consegna, ma alle mansioni di cucina (il modello commerciale non prevede il servizio al tavolo e le casse sono state sostituite da tempo con i tabelloni elettronici per effettuare l’ordine).

L’approfondimento che abbiamo effettuato ha riguardato le iniziative già messe in campo dall’azienda che hanno riguardato: la fornitura di dispositivi individuali per tutti i dipendenti che hanno ripreso l’attività, la sanificazione dei locali, con particolare riguardo per quelli dove si erano registrati casi di positività, l’attuazione di misure per distanziare i riders al momento della consegna, in accordo con le principali aziende del delivery (le app inibiranno la consegna ai riders che si troveranno troppo vicini ai ristoranti, al fine di evitare assembramenti).

La sede amministrativa sarà invece oggetto di una rimodulazione degli spazi per evitare l’uso promiscuo degli spazi o, nel caso, consentire distanze e procedure di igienizzazione ad ogni uso. In ogni caso proseguirà la modalità di smartworking già attivata.

Abbiamo suggerito che si rafforzino le iniziative per garantire il distanziamento sociale, anche negli spazi delle cucine, e chiesto di avere copia delle procedure adottate e di costituire il comitato per il monitoraggio delle misure previsto dal protocollo del 24 aprile 2020. Il confronto è aggiornato all’11 maggio alle ore  11.