Carlson Wagonlit, Torino: l’intesa tra sindacati, Mise e azienda evita la chiusura
Il 19 marzo 2018 è stata raggiunta un’intesa tra sindacati di categoria e Carlson Wagonlit Travel Italia in relazione alla vertenza riguardante la chiusura della sede di Torino e la procedura di licenziamento collettivo ad essa collegata.
L’accordo raggiunto prevede l’impegno dell’azienda a non procedere nello smantellamento della sede di Torino e chiude la procedura di mobilità con il criterio esclusivo della non opposizione al licenziamento aperto a tutti i lavoratori delle sedi italiane.
Ai lavoratori che hanno comunicato la loro disponibilità alla non opposizione al licenziamento l’azienda corrisponderà un incentivo all’esodo di 12 mensilità.
Le adesioni alla mobilità, stante la numerica consistente, sono state chiuse il 19 marzo. L’azienda si è comunque riservata il diritto di valutare le richieste di adesione alla mobilità in caso di superamento del numero di esuberi previsti in procedura, ovvero 50 unità.
Al termine della procedura i sindacati continueranno il confronto con CWT al fine di verificare gli impatti organizzativi della stessa, anche se ad oggi sembra essere scongiurata la necessità di ricorso ad ammortizzatori sociali, anche laddove erano stati attivati a livello territoriale (Bari).
L’accordo con CWT rappresenta sicuramente un punto di svolta nel settore, in quanto per la prima volta il lavoro delle organizzazioni sindacali e del Mise è riuscito nell’intento di modificare un piano di chiusura, mantenendo un presidio sul territorio italiano.
Tuttavia l’intesa non risolve le problematiche all’origine della crisi, ovvero la spinta alla delocalizzazione e alla compressione dei costi nel comparto business travel, sul quale continuiamo a ritenere necessario un intervento di regolamentazione da parte del Ministero dello Sviluppo, al quale i sindacati chiederanno l’apertura di un tavolo.
Carlson Wagonlit Travel ha dato la sua disponibilità a partecipare al tavolo stesso una volta convocato.