Carlson Wagonlit Travel, il punto sulla riorganizzazione aziendale
Si è tenuto il 6 luglio l’incontro previsto con Carlson Wagonlit Travel Italia che ha riguardato gli aggiornamenti sul processo di riorganizzazione e l’apertura del confronto su alcuni temi da riprendere in autunno.
Rispetto alla riorganizzazione, l’azienda ha comunicato l’avvenuta chiusura nei tempi previsti delle sedi di Bologna, Padova e Firenze (TS).
Le persone uscite dall’azienda attraverso l’adesione alla non opposizione sono state 27, mentre 5 sono stati i ricollocamenti presso altre sedi o uffici.
Rispetto al progetto STAR, vi sono state alcune uscite volontarie, gestite individualmente, e altre ricollocazioni. Attualmente le persone rimaste nel perimetro sono poche unità (5 o 6) pertanto l’azienda esclude il ricorso a procedure di licenziamento collettivo.
Dopo aver ribadito alcune criticità riscontrate nella gestione dell’applicazione degli accordi sulla riorganizzazione, i sindacati hanno chiesto che l’azienda illustrasse loro gli effetti della stessa in merito al rapporto con la sede di Varsavia, verso cui risulta ai sindacati che vengano spostati clienti e parte delle attività di back office.
Le organizzazioni sindacali hanno espresso preoccupazione per questo processo, che si configura come una sperimentazione di un modello che vede il trasferimento di parte del lavoro all’estero, sottolineando come questo sia anche non conciliabile con l’utilizzo di ammortizzatori sociali in due sedi.
L’azienda ha minimizzato il ruolo e la dimensione del lavoro svolto dalla sede polacca, asserendo che le pratiche gestite dalla Polonia sono limitate ad alcune attività di alcuni clienti e con riguardano il rapporto diretto con il cliente.
I rappresentanti dei lavoratori hanno chiesto di mantenere un livello di informazione costante su quanto sta accadendo e l’azienda si è impegnata in tal senso proponendo anche la partecipazione a un prossimo incontro di un referente interno alla compagnia in grado di scendere nel merito di alcuni processi organizzativi su cui la delegazione ha chiesto specifiche.
L’azienda ha poi annunciato di voler introdurre uno strumento informatico (power advantage) per la misurazione della produttività e della qualità del servizio. Da un primo approfondimento svolto, risulta che tale strumento possa essere utilizzato per il controllo a distanza dei lavoratori, e pertanto Filcams, Fisascat e UILTuCS hanno messo da subito in chiaro che ci deve essere una modifica del sistema che sia coerente con la normativa italiana e che escluda categoricamente sia il controllo a distanza sia ricadute disciplinari.
La delegazione aziendale ha dato disponibilità al raggiungimento di un accordo che regolamenti lo strumento, impegnando i sindacati a verificare la possibilità di modifiche sul piano tecnico.
È stato poi annunciato un intervento formativo sul personale non coinvolto nelle attività in corso finanziate da Fondimpresa (quindi rivolto alle figure di staff e al personale TS non counselor).
Il nuovo piano verrà presentato nel mese di luglio per procedere alla condivisione. Combinando il piano in corso e quello che verrà presentato, sarà erogata una formazione di almeno 8 ore per ciascun dipendente.
Nell’ultima parte dell’incontro è stato annunciata l’intenzione dell’azienda di introdurre meccanismi di flessibilità oraria. Le organizzazioni sindacali hanno chiesto che vengano meglio definiti gli obiettivi aziendali, dando disponibilità a discuterne dichiarando che l’obiettivo sindacale sarà quello di operare per un miglioramento della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.