Carrefour, CIA: posizioni ancora distanti
Il 16 novembre si è svolto a Bologna il previsto incontro con Carrefour Italia nel tentativo di creare le condizioni di un possibile avvicinamento delle parti, circa il possibile rinnovo del CIA aziendale.
Purtroppo, gli elementi costitutivi di una proroga o del rinnovo del CIA permangono incerti e tali da allontanare una soluzione condivisa.
I temi, per il sindacato decisivi per il rinnovo, quali la salvaguardia dell’occupazione, il mantenimento del perimetro aziendale e la continuità della gestione diretta dei punti vendita da parte del Gruppo, non hanno riscontrato risposte convincenti.
Anche la pretesa aziendale di procedere a sospendere temporalmente gli effetti del rinnovando CIA, relativamente a istituti contrattuali, quali l’IFA, i trattamenti domenicali e l’interruzione di malattia, per gran parte delle unità produttive, in quanto “punti vendita in crisi” si è rivelata, nella sua portata, eccessivamente penalizzante le lavoratrici ed i lavoratori della Multinazionale.
La condizione quale criterio soglia per determinare le sospensioni relative alle singole unità produttive, ha svelato la portata della posizione aziendale per procedere al rinnovo.
Se ne determinerebbe la condizione per la quale, 44 iper su 56, 146 Market su 243 e 84 Express su 187, sarebbero coinvolti nel congelamento degli effetti economici del CIA.
La delegazione ristretta di Filcams Fisascat e UILTuCS nel giudicare non praticabile la soluzione proposta dalla Multinazionale ha invitato la stessa a modificare sostanzialmente l’impostazione in occasione del prossimo 23 novembre.