Carrefour: i tagli all’occupazione non sono una risposta
Lo scorso 21 febbraio si è svolto l’incontro tra le OO.SS. e la Divisione ipermercati di Carrefour Italia finalizzato a procedere alla fase di consultazione inerente alla procedura di licenziamento collettivo recentemente avviata.
Il confronto ha messo in evidenza il negativo andamento del fatturato 2013 (2.053 mil. euro pari al -8% e – 50 mil di euro la perdita del risultato operativo) sul 2012.
Il 2013, si è contraddistinto altresì per andamenti altalenanti, con un secondo semestre in controtendenza. La contrazione dei fatturati e’ passata dal – 12% di giugno al – 4,5 % di dicembre rispetto agli stessi mesi dell’anno precedente. Le ore lavorate sono passate da circa 13 milioni del 2010 a 11,8 del 2013, tuttavia cresce l’incidenza del costo del lavoro. Le politiche aziendali da quelle commerciali, alle scelte organizzative/gestionali e le risorse investite nella ristrutturazioni di alcuni ipermercati stentano tuttavia a determinare una vera inversione di tendenza.
Le eccedenze dichiarate (270 unità in 20 iper posizionati prevalentemente in Lombardia e Piemonte) rappresentano l’ennesimo tentativo di ridurre i costi a scapito dell’occupazione e dei livelli salariali. Le Segreterie Nazionali, preso atto delle problematiche dichiarate, hanno manifestato preoccupazione e chiesto l’avvio di confronti territoriali atti a dare soluzione organizzativa ai problemi e/o valorizzare l’utilizzo degli ammortizzatori sociali la dove fosse strettamente necessario perché l’obiettivo è quello di ricercare soluzioni a salvaguardia di tutta l’occupazione. A tal fine, il primo passaggio dovrà
vedere la messa a disposizione di tutti i dati, per singolo ipermercato, del conto economico e del lavoro (straordinari/supplementare, utilizzo contratti a termine e interinali, differenze inventariali, appalti e terziarizzazioni, affitti,) utili per analizzare e verificare quanto dichiarato nella procedura avviata.
Le Parti di seguito hanno convenuto di procedere a confronti territoriali al fine di determinare possibili intese da ricondurre di seguito al livello nazionale. Il confronto è stato aggiornato al prossimo 10 marzo alle ore 14.00 in Roma.