Carrefour, nuvole nere sulle retribuzioni
Lo scorso 24 giugno 2015 si è svolto l’incontro con Carrefour Italia. A seguito di una rapida analisi della situazione in essere, relativa agli andamenti aziendali, allo stato delle vertenze territoriali e alla prospettiva del rinnovo del CIA, la multinazionale ha manifestato la volontà di voler procedere ad una ulteriore riduzione del costo del lavoro, in quanto entità non più sostenibile.
Nella sostanza, Carrefour ha dichiarato di volere addivenire al rinnovo anticipato del CIA determinando contestualmente la sospensione per un biennio delle parti del contratto collettivo aziendale aventi valore salariale (maggiorazioni domenicali, integrazione dell’indennità di malattia, salario fisso aziendale ecc.).
Tale politica aziendale, atta unicamente a ridurre ulteriormente le retribuzioni delle lavoratrici e dei lavoratori del Gruppo, non può essere in alcun modo condivisa dalla UILTuCS.
Al cospetto di una multinazionale che dimostra l’inefficacia delle politiche commerciali messe in campo nell’ultimo triennio e una diffusa difficoltà organizzativa di presidiare il rapporto con il consumatore malgrado la concomitante propensione generalizzata all’estensione dell’orario di apertura delle strutture commerciali (fino alla formula H24) bisogna, in prima istanza, capire se esiste una strategia credibile di rilancio del Gruppo.
Il patrimonio occupazionale di Carrefour Italia e il valore normativo ed economico delle misure contenute nel CIA appaiono rinnovatamente a rischio.
Si rende quindi necessario, convocare un coordinamento Nazionale unitario delle strutture e dei rappresentanti sindacali del Gruppo al fine di definire un orientamento condiviso sulla vertenza per affrontare il difficile confronto negoziale.