Carrefour, serve più attenzione in tema di salute e sicurezza
Uiltucs: “Serve anche un protocollo per il franchising”
Forte preoccupazione per l’andamento del piano industriale della multinazionale Carrefour.
La esprime il Coordinamento nazionale dei rappresentanti sindacali e delle strutture Uiltucs di Carrefour Italia, riunito questo 20 aprile.
Per il Coordinamento c’è una distanza sostanziale tra gli obbiettivi dichiarati nel tempo dall’impresa e i risultati conseguiti in tema di sviluppo ed in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro.
Tali risultati, in piena emergenza sanitaria con le lavoratrici ed lavoratori considerati “essenziali” per la collettività, hanno penalizzato l’occupazione e le condizioni di lavoro.
In questo contesto il Coordinamento ritiene necessario ridefinire gli impegni previsti nell’ambito del Cia al titolo “Salvaguardia dell’occupazione” portando attenzione anche al tema del franchising.
Si ritiene necessario definire “un accordo per gestione del franchising” per fare in modo che i contratti di affiliazione sottoscritti tra azienda e franchisee contengano clausule sociali in materia di lavoro. Allo stesso tempo risulta necessario far condividere “protocolli di responsabilità sociale” agli affittuari.
“Troppi lavoratori – spiega il segretario generale aggiunto Uiltucs Paolo Andreani – rischiano di pagare politiche aziendali atte a ridurre i costi attraverso terziarizzazioni e cessioni o affitto di ramo d’azienda”.
Serve un protocollo specifico per il franchising”, chiosa il segretario, sottolineando nuovamente, poi, la forte preoccupazione del Coordinamento in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, che deve tener conto dell’emergenza sanitaria.
Anche alla luce di questo, il Coordinamento Nazionale impegna i componenti Uiltucs designati in seno al comitato nazionale a chiedere la convocazione urgente dello stesso e manifestare quanto condiviso con particolare riferimento al problema “degli assembramenti”.
Devono, infine, essere informate le istituzioni e le autorità sanitarie locali circa il contenuto del protocollo aziendale per renderlo esigibile in caso di non adempimento aziendale.
“Servono – conclude Andreani, puntando i riflettori su questo punto – azioni concrete atte ad eliminare i rischi per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Carrefour deve produrre fatti concreti. Basta assembramenti, sono pericolosi per tutti”.
Leggi il comunicato ai lavoratori Carrefour