CCNL Anaste: rotta la trattativa
Il 12 novembre u.s. si è tenuto il previsto incontro con ANASTE per il rinnovo del CCNL 2010/2012.
La proposta di parte sindacale, in linea con il rinnovo Uneba, prevedeva: un incremento sul 4 livello in linea con gli altri contratti del settore, una Una Tantum che permettesse di coprire almeno la vacanza contrattuale, la contrattazione di secondo livello e l’assistenza sanitaria integrativa, con un costo totale di € 68; con la disponibilità ad aprire un ragionamento rispetto a trattamento di malattia ed alla introduzione di criteri di progressività per i nuovi assunti basati su ROL e scatti di anzianità.
La controparte ANASTE si è presentata, come se 3 anni di mancato rinnovo contrattuale fossero trascorsi invano, riproponendo: un incremento di 44 Euro, da erogarsi dal 1/01/2014, un anno dopo la scadenza del contratto di cui stiamo trattando, il dimezzamento dei ROL per tutti i lavoratori ed una corresponsione graduale della quattordicesima mensilità, oltretutto spalmata su 12 mesi, che avrebbe raggiunto il 100% dell’importo solo al quarto anno di anzianità, in assenza di Una Tantum.
Sulla malattia, inoltre, nonostante la disponibilità di parte sindacale a raccogliere alcune delle preoccupazioni rappresentate dalla controparte, ANASTE ha riproposto le soluzioni che già in precedenza erano state definite irricevibili, addirittura peggiorate, attraverso la proposta di riduzione del pagamento della malattia a scalare in base al numero di eventi che si succedono: pagamento del primo evento al 100%, del secondo al 66%, del terzo al 33%, e dal quarto l’azzeramento del trattamento economico. In alternativa, la proposta che ANASTE ha avanzato è stata il pagamento del 70% per ogni evento, indipendentemente dalla durata, fin dal primo evento, oppure la non retribuzione del primo giorno per ogni evento.
Unitariamente le OO.SS. hanno rappresentato l’importanza dell’incontro, ai fini dello sblocco di una situazione che vede tutti i contratti del comparto ormai rinnovati, ad un anno dalla scadenza di questo di cui si sta ancora discutendo, ed hanno dichiarato l’impossibilità a scendere sotto i 50 euro di aumento sul tabellare, e l’indisponibilità ad un rinnovo finanziato esclusivamente dai lavoratori stessi, ottenuto oltretutto comprimendo insostenibilmente tutele e diritti.
Vista la totale chiusura di ANASTE al confronto, le trattative si sono rotte, è stato immediatamente dichiarato lo stato di agitazione, e convenuto di dichiarare lo sciopero nazionale, del quale le segreterie nazionali comunicheranno al più presto modalità e data.
Nel frattempo, in ogni luogo di lavoro, sarà promossa ogni iniziativa di informazione e mobilitazione, utile a far emergere il profondo disagio dei lavoratori, in preparazione dello sciopero nazionale. Le controparti datoriali devono sapere che non possono giocare su più tavoli, alla rincorsa del contratto più basso, che le OO.SS. non saranno disposte ad un rinnovo contrattuale che scarichi il prezzo della crisi sulle spalle dei lavoratori e con percentuali di incremento inferiori a quelle realizzate negli altri contratti del comparto.
Foto: borro.it