CCNL Consorzi Agrari: sottoscritta l’ipotesi di accordo
Il 18 giugno, presso la sede di Assocap in Roma è stata sottoscritta l’ipotesi di accordo relativa al rinnovo del CCNL per i dipendenti dei Consorzi Agrari.
La trattativa, lunga e difficile, ha risentito della debolezza di rappresentatività della controparte ed ha visto momenti di tensione a seguito della rottura del tavolo.
La forte azione di mobilitazione che messa in campo grazie all’impegno dei lavoratori del settore, insieme al lavoro portato avanti dalle Segreterie Nazionali, ha permesso di riaprire il confronto e giungere alla sua conclusione, rinnovando il Contratto.
Non è superfluo ricordare che, in questo settore, il rinnovo del Contratto rappresenta l’unico elemento di perequazione salariale per i lavoratori, essendo la contrattazione di secondo livello diffusa e praticata in maniera non uniforme.
Era altrettanto chiara la necessità di rinnovare il CCNL a salvaguardia della sua specificità e rispondenza alle reali esigenze dei lavoratori del settore.
E’ stato riscritto completamente l’articolo relativo alle procedure di rinnovo, rendendolo più organico ed individuando la tempistica per la disdetta in 6 mesi prima della scadenza e l’invio della piattaforma 5 mesi prima della scadenza.
Nelle materie demandate alla contrattazione di secondo livello è stato inserito l’articolo 40 (TRASFERIMENTI) ed è stata eliminata la transitorietà dei contratti di secondo livello, inserita nel precedente rinnovo in funzione del passaggio alla triennalità.
Come richiesto in piattaforma, sono stati rafforzati i diritti di informazione a tutti i livelli, con l’inserimento di appositi incontri preventivi sia a livello nazionale in caso di fusioni, costituzioni di società controllate, terziarizzazioni, sia livello locale in caso di fusione, ristrutturazione o 0
riorganizzazione aziendale, nei quali dovranno essere verificati anche i riflessi sull’organizzazione del lavoro e le posizioni professionali dei lavoratori.
Circa l’organizzazione del lavoro, è stata eliminata la possibilità di instaurare rapporti di consulenza con personale dipendente cessato dal servizio per un periodo superiore a sei mesi, salvo casi particolari per i quali dovrà essere data comunicazione motivata alle RSU/RSA.
Per quanto riguarda il periodo di prova, è stato diminuito di un mese per il personale di 4° e 5° livello e sono stati rimodulati i periodi per gli altri livelli.
E’ stata completamente riscritta la classificazione, assumendo il lavoro svolto dalla commissione appositamente creata.
Come richiesto in piattaforma, il periodo necessario per maturare il passaggio di livello è stato diminuito a 2 mesi, tranne per i quadri.
E’ stata pienamente accolta la richiesta di aumento delle maggiorazioni per lavoro in turno notturno, diurno domenicale e festivo, che salgono rispettivamente al 25%, 20%, 20%.
E’ stato quantificato in 24 ore annue il diritto a permessi personali di breve durata (Art. 25).
Per i permessi studio, è stata aumentata al 5% la percentuale deli lavoratori in forza che può usufruire dell’esercizio al diritto di studio; sono stati inoltre aumentati ad un massimo di 250 ore nel triennio i permessi studio retribuiti, usufruibili per un massimo di 150 in un anno.
E’ stato finalmente riconosciuto il diritto ad un giorno di permesso retribuito per il lavoratore padre in caso di nascita, adozione o affido di un figlio.
Sono state uniformate le indennità di cassa tra sede centrale e sedi periferiche.
Per quanto concerne gli aspetti economici, occorre spendere qualche parola sulla enorme difficoltà di traguardare un risultato.
Il lavoro portato avanti per molti mesi è stato funzionale allo spostamento della controparte dalla sua rigidità.
L’elemento di equilibrio che ha permesso la chiusura di questo rinnovo è stato trovato nell’allungamento di sette mesi della vigenza del contratto, che avrà dunque scadenza il 31 dicembre 2015.
E’ stato realizzato un incremento salariale pari a 100 € riparametrati, erogati secondo le seguenti tranche:
- 1 aprile 2014: 25 euro
- 1 gennaio 2015: 25 euro
- 1 maggio 2015: 25 euro
- 1 dicembre 2015: 25 euro
Per il periodo di carenza contrattuale, è stata individuata una somma una tantum pari a 250 euro, che verrà corrisposta nella misura del 50% unitamente alla retribuzione del mese di luglio e nel restante 50% unitamente alla retribuzione di gennaio 2015.
L’ipotesi di accordo dovrà essere sottoposta alla consultazione dei lavoratori.
Scarica l’ipotesi di accordo di rinnovo del CCNL