Ccnl farmacie speciali, nulla di fatto: servono atti concreti da Assofarm

Il 12 gennaio scorso si è svolto l’incontro che era stato programmato con Assofarm per proseguire la trattativa di rinnovo del Ccnl delle Farmacie speciali.
La riunione ha avuto una brevissima durata poiché, inaspettatamente, il rappresentante di Assofarm, dott. Rava, ha comunicato che, a causa di una serie di assenze a causa della pandemia e dell’impossibilità di riunire la propria delegazione nei giorni precedenti, non era stato possibile preparare la riunione e non erano, quindi, nella condizione di continuare le trattative così come era stato concordato.
Le organizzazioni sindacali hanno dovuto prendere atto di questa situazione, e hanno sottolineato di trovarsi di fronte a una situazione inaspettata e negativa per l’economia della negoziazione.
Come tutti ricordiamo il giorno 10 gennaio, nel corso della nostra riunione di coordinamento, avevamo deciso che, in assenza di un cambio di atteggiamento negoziale da parte di Assofarm, avremmo dichiarato lo stato di agitazione, propedeutico ad ulteriori eventuali iniziative.
Il rinnovo del contratto è atteso da troppi anni e l’impegno che i farmacisti hanno profuso in questi due anni di emergenza da pandemia non può essere ancora ignorato.
In queste settimane la ripresa dei contagi e le incertezze che hanno coinvolto nuovamente le persone hanno provocato una pressione enorme sulle farmacie con un numero enorme di tamponi effettuati e uno stato di stress costante sul lavoro dei farmacisti e degli operatori di farmacia.
Per questo abbiamo dichiarato ad Assofarm la nostra insoddisfazione e abbiamo richiesto che nel prossimo incontro, programmato per il giorno 31 gennaio in mattinata, l’associazione apra il confronto sull’emergenza Covid e gli strumenti, economici e normativi, indispensabili per poter dare una risposta immediata alle necessità delle lavoratrici e lavoratori.
Solo in presenza di una disponibilità reale, immediata e concreta su questo tema, si potrà tornare a discutere dei temi contrattuali senza ulteriori tensioni e senza l’avvio dello stato di agitazione.
La delegazione tutta è quindi convocata nuovamente il giorno 31 gennaio alle ore 10.