Ccnl Federalberghi-Faita, consolidare le relazioni sindacali

Si è tenuto il 15 marzo 2022 il previsto incontro con Federalberghi e Faita (Confcommercio) per l’avvio del negoziato per il rinnovo del Ccnl.
Nell’occasione, ci è stato rappresentato il pesante stato di crisi che attanaglia il settore in conseguenza dell’emergenza sanitaria e, da ultimo, per effetto delle tensioni internazionali in atto.
Un quadro negativo che rischia persino di peggiorare ove i due fattori dovessero perdurare nei prossimi mesi, ponendo a repentaglio la prossima stagione estiva.
Abbiamo affermato che, proprio in questo contesto difficile, diventa fondamentale svolgere appieno il ruolo che compete alle parti sociali, proseguendo nelle iniziative comuni verso il Governo che hanno consentito finora di attutire l’impatto occupazionale; al contempo, iniziare il confronto per il rinnovo del Ccnl assume il significato di consolidare il sistema di relazioni sindacali, per affrontare alcuni temi che da tempo richiedono una nuova soluzione.
È questo il caso della professionalità, con l’evoluzione dei profili e l’evidenza di nuovi fabbisogni formativi; per il mercato del lavoro, occorre disciplinare meglio le tipologie di impiego realmente utilizzate dalle aziende del settore, ivi compreso il lavoro stagionale; per la bilateralità, vi è l’esigenza di rendere il sistema più efficace ed efficiente ai diversi livelli per rispondere ai bisogni dei lavoratori, anche sulla scorta dell’esperienza realizzata con l’accordo per l’intervento straordinario 09.06.2020 che ha fornito risultati importanti ma anche qualche “ombra”; l’appalto e la terziarizzazione vanno disciplinati in modo adeguato, per evitare una mera rincorsa al ribasso delle condizioni economiche e normative dei lavoratori impiegati “sotto lo stesso tetto”.
In questo contesto si inserirà anche la questione salariale, tenuto conto dei pesanti riflessi che si palesano a causa dell’impennata inflazionistica.
Le associazioni datoriali, pur rimarcando la difficoltà del periodo e l’incertezza sull’immediato futuro, si sono rese disponibili ad operare in questa direzione.
Hanno però rimarcato, tra i vari aspetti da affrontare, la questione del pluralismo contrattuale e la necessità di salvaguardare omogeneità di trattamento per le figure professionali trasversali ai vari comparti del Turismo.
Il principio, condiviso dalle organizzazioni sindacali, va però considerato in modo diverso dal recente passato perché non è accettabile una sorta di uniformità “al ribasso”, a seconda dell’interesse della singola associazione datoriale.
Nei prossimi giorni saranno definiti il calendario degli incontri successivi e i rispettivi argomenti.