Ccnl Fipe-Alleanza delle Cooperative: i temi sul tavolo

Si è tenuto il 15 marzo 2022 il previsto incontro con Fipe (Confcommercio)-Alleanza delle Cooperative per l’avvio del negoziato per il rinnovo del Ccnl.
Nell’occasione, ci è stato rappresentato il pesante stato di crisi che attanaglia il settore in conseguenza dell’emergenza sanitaria e, da ultimo, per effetto delle tensioni internazionali in atto.
Un quadro negativo che rischia persino di peggiorare ove i due fattori dovessero perdurare nei prossimi mesi, ponendo a repentaglio la prossima stagione estiva.
Abbiamo affermato che, proprio in questo contesto difficile, diventa fondamentale svolgere appieno il ruolo che compete alle parti sociali, proseguendo nelle iniziative comuni verso il governo che hanno consentito finora di attutire l’impatto occupazionale; al contempo, iniziare il confronto per il rinnovo del Ccnl assume il significato di consolidare il sistema di relazioni sindacali, per affrontare alcuni temi che da tempo richiedono una nuova soluzione.
È questo il caso della professionalità, con l’evoluzione dei profili e l’evidenza di nuovi fabbisogni formativi; per il mercato del lavoro, occorre disciplinare meglio le tipologie di impiego realmente utilizzate dalle aziende del settore, con particolare riferimento al part time involontario; per la bilateralità, vi è l’esigenza di rendere il sistema più efficace ed efficiente ai diversi livelli per rispondere ai bisogni dei lavoratori, anche sulla scorta dell’esperienza realizzata con l’accordo per l’intervento straordinario 09.06.2020 che ha fornito risultati importanti ma anche qualche “ombra”; per salute e sicurezza sul lavoro, è necessario addivenire ad un’effettiva applicazione delle norme del DLgs. n. 81/2008, a partire dalla figura del Rls/Rlst, tenuto conto dell’esperienza vissuta durante l’emergenza sanitaria; occorre riattivare la contrattazione aziendale o territoriale, per affrontare i problemi occupazionali ed organizzativi conseguenti ai mutamenti del mercato (es. lavoro da remoto nelle imprese committenti).
In questo contesto si inserirà anche la questione salariale, tenuto conto dei pesanti riflessi che si palesano a causa dell’impennata inflazionistica.
Le associazioni datoriali, pur rimarcando la difficoltà del periodo e l’incertezza sull’immediato futuro, si sono rese disponibili ad operare in questa direzione.
Nei prossimi giorni ci si adopererà per l’elaborazione di un documento da inviare al governo in cui rimarcare i problemi del settore e la necessità di un confronto capace di rispondere a tale specificità.
Inoltre, dopo una riflessione interna finalizzata a perfezionare la propria posizione, le associazioni datoriali presenteranno un calendario e le materie su cui sviluppare le prossime sessioni del negoziato.