CCNL Uneba, ancora molti punti da chiarire
Si è tenuto il 16 ottobre 2017 il previsto incontro con UNEBA per il rinnovo del CCNL di settore, a seguito dell’incontro in cui le organizzazioni sindacali avevano illustrato la piattaforma rivendicativa.
Uneba è entrata nel merito di una parte dei capitoli presenti nella nostra piattaforma in particolare su Tutele, Welfare, Videosorveglianza, Banca etica delle ore e Codice etico.
L’impostazione di Uneba tende a demandare al secondo livello di contrattazione molte materie, ritenendo che nei territori si possano regolamentare/adattare in modo diverso in relazione alla grandezza delle strutture.
Nello specifico, sul capitolo delle tutele si sono dichiarati indisponibili al pagamento della maternità obbligatoria e anticipata al 100%, ritenuta complessivamente troppo onerosa per le strutture, spostando qualche rimborso/beneficio nel welfare contrattuale al secondo livello.
Sull’incremento al 100% del pagamento della malattia, si sono dichiarati disponibili a retribuire 2 giorni al 100% (attualmente la carenza è retribuita al 90%) se questo venisse compensato da una rivisitazione della carenza a partire dal secondo evento.
Su questo tema, la Uiltucs si è dichiarata indisponibile a scambi, tenuto conto che la morbilità in questo settore spesso è dovuta alla gravosità del lavoro e ad epidemie che partono dagli ospiti delle strutture e tra l’altro, nel secondo livello di contrattazione esistono già dei premi, che vanno a premiare la presenza in servizio e questo pare sufficiente dal punto di vista sindacale.
Alla richiesta dei sindacati di recepire ed incrementare l’aspettativa prevista dalle norme vigenti in tema di maltrattamenti familiari, Uneba si è resa disponibile.
Sull’anticipazione del TFR, Uneba vorrebbe regolamentarla nel secondo livello, per definirla differentemente tra grandi e piccole strutture. La rappresentanza sindacale ha sostenuto la necessità di recepire le nuove casistiche a livello nazionale, demandando, eventualmente, la pratica attuazione in merito a priorità ecc. al secondo livello.
Sulla videosorveglianza Uneba proporrà un testo ai sindacati per un accordo quadro, così come avevano proposto.
Sul capitolo dell’assistenza sanitaria integrativa, si faranno degli approfondimenti, non è ancora chiaro come vogliano gestirla.
Sulla previdenza contrattuale normata nell’art. 77 del CCNL in vigore, dopo aver sostenuto che si debba ripartire da capo, si sono presi del tempo per riflettere.
In merito alla banca etica delle ore, la considerano un istituto interessante, ma non si sono ancora dichiarati sulla reale volontà di contribuire alle ore solidali.
Uneba sembra interessata a concordare un codice etico, come modello quadro nazionale da applicare, con provvedimenti successivi, nelle singole aziende.
Hanno poi accennato al tema della sfera di applicazione che vorrebbero ampliare, così come all’assistenza domiciliare, tema molto delicato che impatta su altre sfere contrattuali, su livelli di inquadramento e che non sarà di facile approccio.
Tutta la trattativa è stata da loro impostata sul fatto che questo contratto va rinnovato a “isorisorse”, lavorando su welfare contrattuale e su rivisitazione ed equilibri di istituti contrattuali.
Le organizzazioni sindacali hanno chiesto che vi siano risorse nuove per il contratto.
Uneba, nelle more del rinnovo del CCNL, ha dichiarato la volontà di sospendere tutte le trattative per i contratti regionali/aziendali, sostenendo che il CCNL darà ulteriori materie da trattare.
I sindacati non concordano su questa scelta, ma per approfondire il tema, sarà necessario valutare eventuali tavoli di trattativa a livello locale e su quali materie.
Le parti si sono lasciate dandosi due nuovi appuntamenti per il 14 novembre e per l’1 dicembre a partire dalle ore 11 in luogo che verrà comunicato.