Chicco Artsana: prorogato il CIA
Lo scorso 27 novembre, era stata registrata la rottura delle trattative con Chicco Artsana, che aveva chiesto di apportare alcune modifiche al CIA (sottoscritto nel 2007 ed ormai scaduto da anni). Le richieste dell’azienda erano numerose, ma le più salienti erano:
– innalzamento a 23 domeniche lavorate, retribuite con un gettone, aggiuntivo al trattamento economico previsto dal CCNL, pari a € 35 (il CIA ne prevede 8, e le successive vengono retribuite con un gettone pari a € 45);
– congelamento per 3 anni del salario fisso aziendale per i nuovi assunti; – revisione della normativa sul salario variabile. Le ragioni delle richieste risiedono nel piano industriale, che l’azienda ha presentato, che prevede un importante piano di investimento per i prossimi tre anni, sia per il rinnovo di numerosi punti vendita, che per numerose nuove aperture. Oltre a mettere ovviamente in discussione i vari aspetti delle richieste di parte aziendale, le OO.SS. avevano chiesto l’impegno di Chicco Artsana a prorogare per almeno due anni il CIA in vigore. La rottura delle trattative era stata prodotta proprio per la ferma opposizione dell’azienda che chiedeva, invece, oltre agli interventi suddetti, di avviare nei prossimi mesi il percorso di revisione del CIA, da loro considerato ormai fuori tempo, superato e, soprattutto, troppo oneroso. Di fronte al rifiuto sindacale di anticipare il rinnovo che, per effetto dell’ultravigenza, non poteva avvenire prima della fine del 2015, e che si annunciava già decisamente in peggio, le trattative si erano interrotte, e l’azienda aveva preannunciato di conseguenza la disdetta del CIA. I contatti avuti successivamente tra le parti, hanno fatto emergere la volontà di ricerca di una soluzione condivisa, ed infine hanno condotto all’incontro tenutosi in data odierna. L’azienda ha confermato i contenuti del piano industriale, che prevedono investimenti per circa € 5,5 mln, avvalorati da tre nuove aperture in Sicilia (Catania), Lombardia (Milano ospedale di Niguarda) ed Emilia Romagna (Rimini), e da una prossima in Lombardia (Brescia).
Il confronto, anche alla luce di queste importanti premesse, ha portato alla firma di un Verbale di accordo che prevede:
– fino al 30 novembre del 2016, innalzamento a 22 domeniche retribuite con un gettone aggiuntivo pari a € 35;
– per le successive un incremento pari a € 45;
– conferma del gettone pari a € 65 per le festività lavorate e per domeniche e festivi del periodo natalizio;
– proroga del CIA vigente, in tutte le sue parti, fino al 31 dicembre del 2016. Sono inoltre previste verifiche sia a livello nazionale che a livello territoriale, in quest’ultimo caso soprattutto per verificare la corretta applicazione della normativa prevista dal CIA in relazione alla frequenza del lavoro domenicale. L’ azienda ha poi chiesto di verificare la possibilità di condividere una diversa modulazione del salario variabile, in particolare in relazione agli obiettivi, ed ha ritirato le altre richieste. Senza impegnarci ad alcuna modifica quantitativa abbiamo concordato un incontro di approfondimento per il prossimo 3 marzo, alle ore 11.30, presso la sede di Confcommercio Nazionale, Piazza G.G. Belli 2, in Roma. È evidente che l’accordo sottoscritto, seppur provvisorio, comporta un sacrificio per lavoratrici e lavoratori. Tuttavia, anche le RSA hanno condiviso l’importanza di prorogare il CIA e di riconfermare il valore delle relazioni sindacali.