Cisalpina Tours, passi avanti sull’intesa per il turno Emegency/h24

La trattativa per il rinnovo dell’accordo con Cisalpina Tours sugli orari del turno Emergency/H24 che si è svolta in questi mesi è stata caratterizzata, fin dal principio, da una forte pressione dell’azienda a rendere molto più flessibile la turnazione a fronte delle mutate esigenze di mercato e ai servizi richiesti dai nuovi clienti.
L’azienda ha inoltre posto la necessità di una diversa preparazione linguistica e tecnica all’interno della popolazione aziendale, con ricadute sull’organizzazione del lavoro e il rapporto con i clienti.
I precedenti accordi avevano puntato a limitare i turni disagiati per persona, inserendo dei tetti individuali, dando nel contempo una compensazione di tipo economico anche laddove non prevista dal Ccnl (es sabato, turno 6-10 e turno 20-22).
L’azienda ci ha chiesto di eliminare i tetti individuali in modo da rendere unilaterale la gestione dei turni e di introdurre un ulteriore elemento in aggiunta agli istituti già discussi, ovvero quello della reperibilità.
La trattativa, che ha visto la presenza costante di tutte le rappresentanze sindacali aziendali, ha visto il raggiungimento di importanti punti di incontro.
Abbiamo confermato la distinzione tra lavoro ordinario (quello dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 20) e turni disagiati, introducendo una distinzione non prevista dal Ccnl che sta alla base di tutti gli altri interventi contenuti nell’accordo.
Abbiamo poi confermato l’impianto di base della gestione dei turni disagiati, ovvero reintroducendo un numero di turni che ciascun lavoratore è tenuto a prestare con svariate distinzioni tra notturni, diurni, eccetera.
Punto molto discusso è stato quello sulla reperibilità, che nella proposta aziendale non aveva una regolamentazione chiara e compensazioni economiche adeguate. Abbiamo definito in maniera puntuale le modalità di svolgimento della reperibilità e la sua registrazione ai fini retributivi.
La nostra proposta di vincolare la reperibilità alla sola volontarietà non è stata accettata, l’azienda si è resa invece disponibile a maggiorazioni più significative inserendo la volontarietà come criterio prioritario.
Ancora aperta infine è rimasta la questione del part time: il meccanismo rimane per adesso quello degli anni precedenti, ovvero con trasformazioni annuali da full time a part time e separata adesione al modello dei turni h24.
L’azienda si è impegnata a discutere i criteri per la definizione dei part time strutturali nel Contratto Integrativo Aziendale, di secondo livello, da definire entro l’anno.
L’accordo, che ha la durata di un anno, potrà essere monitorato e sottoposto a verifica già nel corso della sua vigenza, rispetto ad eventuali malfunzionamenti e a non eque rotazioni.